Sanità

A Villa Gioia un ambulatorio superspecialistico della patologie delle grosse articolazioni

Dal mese di aprile 2022 è in funzione presso la Clinica VILLA GIOIA DI SORA , un ambulatorio chirurgico ortopedico di day surgery dedicato in modo specifico alla CHIRURGIA DEL PIEDE CHIRURGIA DELLA MANO e ambulatorio di OSTEOPOROSI .

“Le nuove tecnologie a disposizione (chirurgia percutanea correttiva; frese per eseguire le resezioni ossee di ultima generazione e a basso numero di giri per evitare il surriscaldamento dei tessuti; strumenti dedicati per rendere l’esecuzione del gesto meno traumatizzante; fluoroscopia di ultima generazione) permettono inoltre lo sviluppo di soluzioni chirurgiche mini-invasive per il trattamento della maggior parte delle patologie del piede. Inoltre la clinica e soprattutto il poliambulatorio è dotata di una diagnostica”. Evidenzia il dottor Roberto Speciale.

RADIOLOGICA AD ALTISSIMA DEFINIZIONE

DAL MESE DI SETTEMBRE ATTIVO ANCHE UN AMBULATORIO DEDICATO ALLA CHIRURGIA PROTESICA CHE SI DEDICHERA’ ESCLUSIVAMENTE ALLA VISITA E INDICAZIONI O MENO DI CHIRURGIA DELL’ANCA -DEL GINOCCHIO-DELLA SPALLA-E DELLA CAVIGLIA CHIRURGIA DELL’ANCA QUANDO

Chi sono i “candidati” all’intervento di protesi dell’anca?

“Non esistono limiti di età e di peso oltre i quali non puoi sottoporti a un intervento di protesi totale dell’anca. Le raccomandazioni, invece, riguardano il dolore e il livello di disabilità raggiunto a causa della coxartrosi.
Che tipi di protesi si usano nella tecnica mini invasiva? “La caratteristica principale dell’approccio mini invasivo è che si salvaguardia gran parte dei tessuti. Questo tipo d’impianto, quindi, sarà a conservazione del collo femorale, da cui viene asportata solo la testa del femore. Questo tipo di approccio, insieme all’esperienza del chirurgo ortopedico, porta dei vantaggi per il paziente un tempo inimmaginabili. Anche se non è la regola, capita che alcune persone da me operate siano in grado di camminare senza stampelle dopo 3-4 giorni dall’intervento.

CHIRURGIA PROTESICA DEL GINOCCHIO -QUANDO
L’artrosi è un processo degenerativo che porta a progressiva usura della cartilagine di rivestimento dei capi ossei articolari e deformità degli stessi con apposizioni ossee che prendono il nome di osteofiti. A questo consegue sul piano clinico l’insorgenza di dolore, gonfiore, deformità articolare e/o deviazione assiale (in varo o in valgo) e limitazione funzionale e della deambulazione. 

L’intervento è molto invasivo?
Le tecniche si sono evolute per permettere di ridurre l’incisione e l’aggressione dei tessuti, l’accurato e specifico studio preoperatorio può ulteriormente ridurre l’invasività.
È vero che non si piega o si piega poco il ginocchio dopo l’intervento?

Con intervento correttamente eseguito una flessione insoddisfacente può verificarsi in percentuali molto basse che possono comunque essere trattate.
Quali sono le innovazioni tecniche?
La chirurgia protesica del ginocchio è in continua evoluzione In quest’ultimo ambito sono stati utilizzati il supporto robotico su cui esistono controversie sull’evidenza scientifica del reale beneficio e l’evoluzione della pianificazione preoperatoria con studi con TAC anche tridimensionale e ricostruzioni che possono permettere un accurato dimensionamento delle componenti (anche custom made-personalizzate) e di approntare uno strumentario di resezione ossea dedicato.


PROTESI DI SPALLA-QUANDO
L’artrosi primaria o secondaria e le fratture sono la causa principale . Descrizione intervento protesi di spalla. La protesi anatomica di spalla e la  protesi inversa di spalla sono le più utilizzate L’intervento dura in media 90 minuti e richiede una degenza ospedaliera di circa 5 giorni e
successiva fisioterapia

QUANDO UNA PROTESI DI CAVIGLIA
Per sviluppare un’artrosi d’anca o di ginocchio, infatti, è sufficiente invecchiare: considerando che la popolazione italiana invecchia sempre più, esistono grandi numeri e in quasi ogni ospedale esistono chirurghi che sono alla fine della loro learning curve, il che significa che eseguono un numero sufficiente di protesi d’anca e di ginocchio per essere definiti affidabili. Diverso è quando parliamo di protesi di caviglia. Infatti l’artrosi di caviglia non colpisce pazienti anziani. Questo perché la nostra caviglia è un’articolazione congruente: se non si interrompe questa congruenza, come avviene in seguito ad una frattura, è praticamente impossibile sviluppare artrosi di caviglia. Proprio per quanto spiegato, i numeri della protesi di caviglia sono inferiori a quelli di anca e ginocchio: per questo è importante parlare di “centri di riferimento”, ovvero centri che diano modo ai chirurghi di formarsi, guidati da un tutor che li aiuti nel sviluppare le competenze necessarie per affrontare la protesica di caviglia.