Comunità Montane, Bellucci: “La politica scelga la linea dell’efficienza sul Pnrr”
esa nota la graduatoria finale del bando per le Green Communities indetto dal DARA, Direzione Affari Regionali ed Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Rispetto alla prima graduatoria provvisoria, nel Lazio sono state ammesse 10 Green Communities e non più 12, con le prime tre in graduatoria finanziate con 6.200.000 complessivi.
“Rimane un dato politico importantissimo – evidenzia il presidente Achille Bellucci – l’affermazione delle Comunità Montane come enti aggregatori di Comuni montani, ed enti intermedi di prossimità accanto alle Province, che sono invece enti intermedi di area vasta, entrambe tra il profilo comunale e quello regionale”.
Infatti la prima classificata per punteggio è stata la CM Monti Lepini ed Ausoni finanziata con 2 milioni di euro. nella lista anche anche per la CM Valle di Comino; Monti Cimini; Monti Enrici; Sabina; Salto Cicolano.
“I Comuni capofila in graduatoria sono Vallepietra e Rocca Sinibalda ammessi a finanziamento, rispettivamente 2 milione e 2,2 milioni; Quelli poi riconosciuti GC dell’Unione Medianiene ed Antrodoco. Ma la partita PNRR delle Green Communities è solamente all’inizio: esse costituiscono aggregazioni comunali unite da un programma di crescita compatibile e dai relativi progetti attuativi, che possono aderire a tutti bandi che usciranno con il vantaggio della verifica positiva del DARA”.
“Ma c’è un altro aspetto importante, il coinvolgimento della Regione Lazio che ai sensi dell’ultimo comma dell’art.72 della legge 221 /2015 può legiferare in proposito per la creazione di una vera e propria Strategia delle Green Communities, che potrebbe veramente cambiare lo stato comatoso delle aree interne e montane. Sullo sfondo c’è il PNRR che pur in pareggio con gli adempimenti formali di rito è in forte ritardo con la spesa, cioè l’attuazione delle misure previste nei progetti, che non va dimenticato sono molto complesse ed in alcuni casi addirittura proibitive”.
“Di qui l’indicazione che UNCEM avanza – conclude Bellucci – di utilizzare la rete delle Comunità Montane, l’unica che ha dimostrato di essere presente ed attiva sul territorio, con uno stanziamento di risorse adeguate per il potenziamento dei centri di competenza tecnica in ogni Comunità Montana. Se vogliamo vincere la sfida del PNRR la via è stata tracciata; ora manca la volontà politica verso un esito positivo o il fallimento, che crediamo sia scontata e percepita tale”.