Salone Nautico di Venezia, Acampora al convegno sulla transizione ecologica
“Voglio fare i complimenti al padrone di casa, il Sindaco Luigi Brugnaro, perché questo magnifico salone rappresenta perfettamente il connubio tra storia e avanguardia di una marittimità che il nostro Paese sta recuperando e che qui ha vissuto il suo massimo splendore”. – Così il Presidente di Assonautica italiana, SiCamera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, intervenuto al convegno ‘Transizione Ecologica’ oggi in Arsenale, nell’ambito del Salone Nautico di Venezia 2023.
Ad introdurre i lavori il Presidente di Assonautica Venezia, Marino Masiero e il Presidente della CCIAA Venezia Rovigo, Massimo Zanon. Intervenuti al convegno il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro; Luciano Serra, Presidente di Assonat – Confcommercio; Roberto Neglia, Responsabile dei Rapporti istituzionali Confindustria Nautica e Alessandro Santi, Presidente Nazionale Federagenti. A moderare i lavori Nunzia De Girolamo.
“Veniamo dalla seconda edizione del Summit Blue Forum, un’esperienza straordinaria che ha visto la partecipazione di oltre 200 relatori, tra rappresentanti istituzionali nazionali ed europei, numerosi esponenti del Governo – con 7 Ministri – e del Parlamento, autorità civili e militari – con 4 Capi di Stato Maggiore – Marina Militare, Aeronautica, Capitaneria di Porto e Guardia di finanza, vertici delle principali Associazioni di Categoria che operano nell’economia del mare, Università e principali centri di ricerca e innovazione internazionali. – Ha proseguito Acampora – Tutti insieme per dare voce alla comunità del mare che in questi due anni ha preso vita, per affermare con forza che il nostro network degli utenti del mare, il primo in Europa, vuole essere la cassa di risonanza della marittimità del nostro Paese. Un’esperienza, la nostra, che la Commissione Europa vuole diffondere per poterla realizzare anche negli altri Paesi. A nessuno sfugge che oggi l’Economia del Mare ha finalmente trovato un panorama istituzionale favorevole, grazie all’istituzione del Ministero per le politiche del Mare e del Comitato Interministeriale, che attestano la scelta di percorrere la strada del riconoscimento della identità marittima del nostro Paese. Da sempre siamo visti come il pontile dell’Europa nel Mediterraneo, ma questa è una visione solo geografica che dobbiamo riempire di contenuti politici, sociali ed economici. Per definire la nuova visione strategica marittima dell’Italia, serve un’agenda ambiziosa che, per essere percorribile, richiede lo sforzo congiunto di tutti gli attori e la previsione di tempi certi e ingenti investimenti e deve tendere al progresso. Lo ha detto la stessa Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola che, al nostro Summit, ha dimostrato la sua vicinanza con messaggio di piena condivisione della nostra iniziativa, evidenziando che “l’ambizione climatica è essenziale, ma occorrono obiettivi raggiungibili e stimoli finanziari”. Un rapporto con l’Europa di cui sono molto orgoglioso e che attesta l’importante riconoscimento che abbiamo ottenuto in sede comunitaria, grazie al costante e fattivo dialogo instaurato con le istituzioni europee che apprezzano molto quello che il nostro Paese sta facendo. Il Ministro Musumeci sta portando avanti un grande lavoro, attraverso la costituzione del CIPOM e del comitato di esperti della Struttura tecnica di missione, di cui mi onoro di far parte, in rappresentanza dell’importante ruolo del sistema camerale e di Assonautica Nazionale. Per questo il Summit quest’anno lo abbiamo intitolato Italia Nazione di Mare. Un’occasione di dibattito e di analisi, per offrire al Ministro del Mare un ulteriore contributo di sintesi e coadiuvarlo nella redazione del primo Piano Triennale del Mare. La strada da percorrere è ancora lunga e non è semplice, proprio per questo noi continueremo questo percorso insieme e il Summit Nazionale sull’Economia del Mare si ripeterà ogni anno per creare momenti di incontro e condivisione sui temi più importanti e per portare avanti questa visione unitaria del Blue Forum network”.
Sostenibilità: l’esperienza di Assonautica
Entrando nel vivo del convegno, il Presidente Acampora ha evidenziato: “Il tema della sostenibilità è irrinunciabile e, qui a Venezia trova la sua massima espressione, con un salone che intercetta una domanda che sta crescendo in questa traiettoria e che qui si realizza in tutte le dimensioni con la concomitanza della 1° Biennale sulla sostenibilità. Sostenibilità oggi è progresso ed è simbolo di un percorso verso il futuro. Un futuro che dipende da noi tutti, perché ormai sappiamo bene che le decisioni che prenderemo ora condizioneranno la vita sul nostro pianeta e su questo abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle generazioni future con le quali dobbiamo lavorare per creare le condizioni per un’economia sostenibile, inclusiva e innovativa. Dobbiamo lavorare ad una visione che metta al centro le nuove competenze, che sono necessarie per affrontare le complessità e per intercettare le traiettorie delle transizioni in corso. Lo stesso Santo Padre, riferendosi all’emergenza dell’Emilia-Romagna e ai cambiamenti climatici in corso, ci ha invitato tutti “a collaborare per la cura della nostra casa comune” e sottolineando il bisogno di “mettere insieme competenze e creatività”. Il 2024 – ha proseguito Acampora – sarà l’anno europeo delle competenze e la formazione sarà l’asset fondamentale per abilitare i nostri giovani alla cultura marittima del Paese. Sul tema della sostenibilità ognuno deve fare la propria parte e ogni attività del Sistema delle nostre Assonautiche territoriali diventa enzima dell’impegno istituzionale portato avanti centralmente dall’Assonautica Italiana, nel dialogo con le Istituzioni. Anche l’attuale apporto di Assonautica nel CIPOM va in questa direzione, portando la sostenibilità al tavolo del Governo non come singolo argomento, ma come nuova concezione, nuova ottica, nuovo sviluppo. La sostenibilità come transizione energetica, riduzione delle emissioni, gestione dei rifiuti, riciclo, riutilizzo e recupero. Pilastri da applicare ad ogni singola filiera economica, accompagnati da una semplificazione normativa che possa rendere i processi più agevoli e così percorribili da tutti”.