Dopo la conferma di Ottaviani, la Lega guarda alle future strategie politiche
La Lega di Frosinone ha proceduto al rinnovo degli organismi rappresentativi. All’esito del congresso provinciale, che si è tenuto giovedì scorso nella sede di viale Roma nel capoluogo, il coordinatore provinciale uscente, l’onorevole Nicola Ottaviani, segretario della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è stato confermato per acclamazione segretario provinciale del partito per il prossimo biennio. Contestualmente sono stati eletti i componenti del direttivo provinciale nel quale sono entrati: Pasquale Ciacciarelli, Andrea Amata, Veronica Di Ruscio, Giuseppe Pizzuti, Maria Veronica Rossi e Gianfranco Rufa. A settembre, invece, il partito procederà alla composizione del coordinamento provinciale, che sarà strutturato con trenta membri, e alla nomina dei responsabili di dieci dipartimenti territoriali, che avranno il compito di seguire tematiche di stringente attualità come lavoro, terza età, ambiente, enti locali e altro. La struttura organizzativa sul territorio prevede tre sezioni: una per il nord che va da Alatri ai confini con la provincia di Roma, la seconda incentrata solamente sul capoluogo e la terza per il sud che va da Ceccano al Cassinate.
Durante l’illustrazione delle linee programmatiche, l’onorevole Ottaviani si è soffermato, in particolare, sulla questione dei fondi del Pnrr, evidenziando come “rappresentino un’opportunità formidabile per il territorio come il piano Marshall. Fondi che devono essere spesi, perché altrimenti si originerebbero due problematiche serie: in primis le risorse, derivanti anche dai risparmi delle famiglie della nostra provincia, andrebbero restituite al mittente; in seconda battuta verrebbero queste stesse redistribuite tra gli altri Stati, aumentando il gap esistente verso altre Nazioni, anche nei confronti di quelle che, pur avendo ottenuto meno fondi, sono, invece, riuscite a spenderle completamente, come Francia e Spagna, per fare due nomi”.
Un altro tema sul quale Ottaviani si è dilungato è quello delle alleanze: “Il prossimo anno, con molta probabilità, considerato che l’iter legislativo sta avendo un’accelerazione, si andrà a votare per il rinnovo delle Amministrazioni provinciali con un sistema maggioritario. E’ evidente che, a quel punto, saranno determinanti le alleanze. Con un ma, che è rappresentato da quanto accaduto di recente per l’elezione del cda della Saf con soggetti e ambienti fintamente di centrodestra che continuano a fare da stampella al Pd, preferendo accontentarsi del solito sgabello. La Lega ha preferito combattere una battaglia per i cittadini e, fedele al proprio elettorato e ai propri ideali, non ha voluto fare parte della grande e indistinta ammucchiata, dove non si distingue chi fa cosa e per conto di chi, subordinando ancora una volta il ciclo dei rifiuti alle necessità di Gualtieri e del Comune di Roma. È evidente che, alla prossima tornata elettorale, la Lega si sentirà libera di gestire accordi e alleanze con la più ampia libertà di vedute, ascoltando solo il proprio elettorato e gli interessi effettivi del territorio”.