Frosinone, troppe aggressioni al personale sanitario: la denuncia dell’Ugl
“Ripetute aggressione al personale sanitario non sembra scuotere la sensibilità della direzione strategica della ASL di Frosinone, e che dire ‘si stava meglio quando si stava peggio“. Lo sostiene Rosa Roccatani, segretario provinciale dell’Ugl sanità, la quale evidenzia che:
- nelle sedi dei Pronto soccorso c’era il posto di Polizia
- esisteva una portineria con la presenza di un portiere
- le entrate secondarie nelle ore notturne erano regolarmente chiuse
- vi era la presenza di una guardia giurata che controllava gli spazi limitrofi
“Oggi tutto questo non c’è più portroppo, nelle ore notturne gli accessi sono liberi, l’entrata centrale è di libero accesso e priva della presenza di un portiere, non esiste un controllo per le zone limitrofe, e accada quel che accada le conseguenze le subiscono i dipendenti: aggressioni, furti senza precedenti, e non esiste un parcheggio dedicato al personale tranne per qualche sparuta (P.O. Cassino). I parcheggi esistenti sono privi di video sorveglianza, quindi, esposti all’inevitabili aggressioni a cui si aggiungono atti vandalici alle autovetture parcheggiate a cui tranne l’interessato colpito nessuno paga. Una mancata sicurezza che rientra nelle responsabilità della direzione e che deve da questa essere attenzionata: ripristinare quindi il vecchio sistema con la presenza di un portiere all’ingresso centrale, chiudere le entrate secondarie, riattivare il posto di polizia nei pronto soccorsi, disporre un parcheggio dedicato e sicuro ai dipendenti, ripristinare il controllo delle zone adiacenti le strutture è un atto dovuto, doveroso e necessario a ridimenzionare le facili aggressioni, furti, atti vandalici a scapito dei tanti lavoratori messi in balia di malintenzionati vaganti“.