Cassino, ‘Infinito spazio nel cuore’: al via l’evento per promuovere l’affido familiare
“Infinito spazio nel cuore”: è questo il titolo dell’evento, patrocinato dal Comune di Cassino e realizzato con il contributo della Banca Popolare del Cassinate, dedicato al tema dell’affido familiare che si terrà presso la Comunità Exodus di Cassino il prossimo 1 settembre. Un appuntamento voluto dall’Associazione “In punta di piedi a braccia aperte – aps” insieme Centro affido ed i Servizi sociali dei comuni del Cassinate.
L’obiettivo della manifestazione, proseguendo la linea già tracciata dal Comune di Cassino a fine 2019, è promuovere e far conoscere l’affido familiare per aiutare i minori che vivono in situazioni familiari insostenibili. Un tema che sarà possibile approfondire grazie all’intervento di professionisti del settore: sarà presente l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cassino Luigi Maccaro, che per primo ha voluto iniziare, ormai 4 anni fa, un percorso per promuovere il tema dell’affido familiare; si parlerà di affido e associazionismo con Maurizio Sinagoga e Gabriele Grossi, di affido e legalità con l’avv. Angela Vallerotonda, di affido e scuola con Fiorenzo Simeone e di affido e disabilità con Annarita D’Aguanno. Saranno presente anche l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma Barbara Funari e del Comune di Napoli Luca Trapanese con cui si discuterà del contributo che può essere offerto dalla politica e quali sono le scelte strategiche che le istituzioni possono fare in questo ambito.
La serata si concluderà con uno spettacolo di musica live a cura degli Ermendada; inoltre è previsto un servizio di ristoro e per tutta la durata dell’evento un servizio di animazione per i bambini.
“La Banca Popolare del Cassinate – dice il Presidente della BPC Vincenzo Formisano – ha voluto contribuire a questa iniziativa proseguendo un impegno preso già nel 2019, quando il Comune di Cassino aveva avviato una Campagna di sensibilizzazione per individuare famiglie disponibili ad accogliere temporaneamente un minore proveniente da una condizione di difficoltà. Sostenemmo quell’iniziativa, nella quale venne proposto un corso di formazione per le famiglie affidatarie.
Non posso non ricordare, con commozione ma anche condividendo profondamente il senso di quelle parole, che nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa il presidente Donato Formisano, mio padre, con grande convinzione espresse tutto il suo entusiasmo per il progetto e ricordò una cosa molto importante che anche oggi non dobbiamo dimenticare: Cassino è la città che più di tutte deve essere disponibile all’affido familiare. Il motivo sta nella nostra storia: durante la guerra, infatti, era naturale che le famiglie fossero solidali e accoglienti. Tantissime volte i bambini che avevano perso i genitori venivano accolti da nuove mamme e nuovi papà che, in un gesto naturale, semplice, affettuoso, generoso, allargavano i loro cuori e le loro case per accogliere un nuovo figlio. Ecco, io credo che fare memoria della nostra storia non debba limitarsi al compito, certamente importantissimo, di ricordare quanto accaduto negli anni della guerra. La memoria storica ha senso se diventa linfa vitale per il presente e per il futuro. La disponibilità all’accoglienza fa parte della tradizione di Cassino. Accogliere un bambino, accompagnarlo per un tratto della propria vita, è un gesto nobile e generoso.
L’auspicio è che il percorso iniziato quattro anni fa continui a crescere anche grazie alla sinergia tra Istituzioni, terzo settore e aziende animate da un senso di responsabilità nei confronti del territorio: è infatti proprio la sinergia tra pubblico e privato, il coinvolgimento di più persone, enti, aziende la strategia vincente, che potrà aiutarci a superare tanti limiti, tante fragilità, tante difficoltà».