Arpino – Grande successo per l’inaugurazione del Cicerone luminoso di Lodola da parte del sindaco Sgarbi

“Io ho pensato, come avevamo fatto per l’Expo di Milano, per la mostra di Botticelli al Mart di Rovereto in Brasile, a Rio e a San Paolo, di chiamare questo scultore che molti anni fa diede vita al concetto di futurismo, cioè la luce elettrica coincide con la nascita del futurismo: improvvisamente il buio delle città italiane illuminate con il fuoco diventa una luce che ci porta il giorno anche di notte. E l’idea che una scultura sia illuminata rispetto al bronzo cupola della scultura di Ferruccio Vecchi, che forse neppure rappresenta Cicerone, mi ha indotto a pensare per i bambini, per gli studenti, per i concorrenti al Certamen, di elaborare e far nascere questa scultura che nasce con delle parole luminose e con la luce che prende tutto il corpo di Cicerone”. Queste le parole del sindaco di Arpino Vittorio Sgarbi, in occasione dell’inaugurazione del Cicerone luminoso di Marco Lodola.

Tanti i presenti che ieri sera hanno applaudito l’opera futurista inaugurata su viale Belvedere del noto artista, che per l’occasione non ha potuto essere presente perché influenzato, ma ha voluto comunque presenziare moralmente all’evento con una telefonata.

Il sindaco Vittorio Sgarbi ha parlato dell’importanza della sua contemporaneità che aggancia il passato al presente. Ma il primo cittadino di Arpino ha voluto evidenziare anche la vicinanza dei cittadini ai passi che sta compiendo per il bene del paese.

L’opera, visto il gran quantitativo di luce che emana, ma anche le dimensioni generose e la posizione strategica in cui è stata installata, sarà visibile un po’ in tutta la valle, divenendo così un simbolo per il paese ma anche per l’hinterland. Proprio per questo gli applausi e il gradimento sono stati tanti e, tra il pubblico, sono stati presenti esponenti della maggioranza ma anche dell’opposizione.