Vertenza Reno de Medici, Anci Lazio scrive al Ministro
Vertenza Reno de Medici. Anci Lazio ha chiesto un incontro urgente al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per porre in primo piano i problemi che hanno portato l’azienda a dichiarare la chiusura entro il prossimo maggio dello stabilimento di Villa Santa Lucia. In una nota, siglata dal presidente di Anci Lazio Riccardo Varone e dal consigliere delegato per le Attività Produttive Gianluca Quadrini, si legge che in accoglimento della richiesta dei sindaci del comprensorio nel quale opera la cartiera RdM, affinché si intervenga per scongiurare la chiusura dello stabilimento che impiega oltre 300 operai,.
“Le amministrazioni del territorio – si legge nella lettera – ci hanno manifestato la loro viva preoccupazione perché un problema di carattere ambientale, che a loro avviso appare definibile con un intervento di codesto Ministero, rischia di procurare un danno irreparabile all’economia di un vasto comprensorio”.
Il tentativo di Anci Lazio sarà dunque quello di sottoporre al Ministro il vulnus della questione per la cui soluzione non basterebbe dunque, come più volte fatto passare, l’autorizzazione della Regione Lazio mancante. Il problema riguardante l’utilizzo dei fanghi primari nel ciclo produttivo della fabbrica di cartoncini da materia prima riciclata sarebbe causato comunque da una normativa nazionale che qualificherebbe, senza alcuna possibilità di deroga, quei fanghi come rifiuto e non come materia prima. L’autorizzazione della Regione, stando a quanto si è capito di questa intricata vicenda, non potrebbe sanare questo problema ma consentirebbe certamente all’azienda di riprendere la produzione impiegando dunque il rifiuto e non la materia prima. Questo discrimine però, per ragioni tecniche e probabilmente economiche, comporterebbe problemi. Problemi che giustificherebbero addirittura una chiusura?