Turismo e Bandiere arancioni: in Ciociaria boom della Valcomino, dove la cura della natura si coniuga con l’accoglienza
Quattro Bandiere Arancioni per il triennio 2024-2026: è il “bottino” della provincia di Frosinone nell’ambito delle nuove assegnazioni operate dal Touring Club Italiano ed ufficializzate l’altro ieri alla Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano. In totale i riconoscimenti (si tratta di prestigiosi attestati di qualità turistico-ambientale conferiti ai piccoli comuni dell’entroterra italiano – massimo 15.000 abitanti – che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità) sono andati a 281 centri italiani, confermandone 277 sottoposte alla verifica triennale e premiando 4 nuove località.
Nel Lazio sono state 20 le Bandiere Arancioni assegnate: 4 in provincia di Frosinone – Arpino, Collepardo, Picinisco e San Donato Val di Comino; 4 in provincia di Latina – Bassiano, Campodimele, Fossanova e Sermoneta; 6 nel viterbese – Bolsena, Bomarzo, Calcata, Sutri, Tuscania e Vitorchiano; 3 in provincia di Rieti – Casperia, Labro, Leonessa; 3 in provincia di Roma – Nemi, Subiaco e Trevignano Romano.
Spicca, per quanto riguarda la Ciociaria, come 2 Bandiere Arancioni sulle 4 totali siano andate ad altrettanti comuni della magnifica Valcomino: Picinisco e San Donato. Una conferma della bellezza della Valle, da un lato, ma, soprattutto, dei grandi passi in avanti che la zona – una delle più belle in assoluto della provincia – negli ultimi anni ha compiuto nella capacità di valorizzare i propri tesori naturalistici, di tutelarli e promuoverli. E poi, non da ultimo, l’intelligenza di potenziare e migliorare la ricettività alberghiera: un mix perfetto, che ogni anno porta nella Valle un numero crescente di turisti e visitatori e che sta sempre più permettendo di trasformare questo straordinario “giacimento” in sviluppo e crescita economica.
Soddisfattissimo il sindaco di Picinisco Marco Scappaticci, che poco fa ha dichiarato: “Il comune di Picinisco conferma anche per il triennio 2024-26 il riconoscimento di ‘bandiera arancione’ rilasciato dall’autorevole ente di promozione turistica e culturale Touring Club Italiano. Picinisco è stato protagonista durante la Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano dove sono stato premiato dal presidente TCI Franco Iseppi, alla presenza del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
Sono state 281 le bandiere arancioni assegnate per il triennio 2024-26, e tra queste proprio Picinisco che ha superato con successo le severe verifiche previste dal protocollo TCI necessarie per conservare il titolo di ‘Bandiera arancione’. “I Comuni certificati, che già si distinguevano per elevati standard qualitativi, hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando – scrive il TCI – un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale”.
Per comprendere la straordinaria importanza del riconoscimento ottenuto dal Comune di Picinisco nel triennio 2021-23 e confermato per il 2024-26 basta evidenziare che solo 281 comuni (l.8% di quelli candidati, oltre 3500) hanno ottenuto la Bandiera arancione. «Il riconoscimento della Bandiera arancione a Picinisco rappresenta un marchio di qualità che favorisce e stimola i residenti a restare e gli altri a sceglierci non solo come meta turistica ma anche come ideale possibile luogo di permanenza.
Questo titolo – commenta il sindaco Marco Scappaticci – ci riempie di orgoglio perché è uno straordinario biglietto da visita che riconosce al nostro piccolo borgo il valore del patrimonio storico, culturale ed ambientale, e la capacità di offrire ai visitatori un’accoglienza di qualità, nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. E’ stato il giusto premio al territorio e al gioco di squadra che l’Amministrazione Comunale ha saputo creare con Associazioni locali, operatori ed aziende agroalimentari. Picinisco è una piccola comunità di montagna che può stare al passo con i tempi solo esaltando le nostre radici storico-sociali, i valori culturali e ambientali, i tradizionali prodotti enogastronomici della nostra cultura pastorale, l’habitat incontaminato con la sua biodiversità e salubrità; ovviamente amalgamate con il nostro riconosciuto spirito di accoglienza ed ospitalità.
La conferma di questo prestigioso titolo per altri tre anni è stata raggiunta grazie all’Amministrazione Comunale, alle associazioni e ai cittadini che in questo triennio si sono impegnati per accrescere la valorizzazione e promozione di un turismo sostenibile e di qualità elevando gli standard dell’accoglienza e della vivibilità. La “Bandiera arancione” del TCI, ma anche il titolo di “Città del formaggio” ONAF, è una garanzia di qualità per i turisti ed i visitatori, ma soprattutto uno stimolo a proseguire su questa strada sia per l’Amministrazione comunale che per gli operatori del nostro qualificato settore economico dell’agropastorale, dell’accoglienza e della ristorazione».