Pista Fiuggi-Paliano, una meraviglia da trasformare in ricchezza
Si fa un gran parlare, ormai da anni, di svolta del comparto turistico anche nel territorio della provincia di Frosinone. Un campo minato, com’è facile intuire, nel Paese che presenta il maggior numero di attrattive del mondo e in una regione, com’è il Lazio, che include una delle città più attraenti del mondo. Il cono d’ombra che copre il territorio del Lazio fuori da Roma è molto difficile da dissipare.
Grandi strategie legate al turismo, tra l’altro, non si vedono all’orizzonte. Neanche la grande occasione del PNRR, cioè lo strumento nato per mettere in campo grandi progetti di rilancio di interi comprensori, ha avuto esito apprezzabile da queste parti. Anzi, tranne sporadiche iniziative, sembra al momento impalpabile. Occasioni che la politica sempre più impotente di questa territorio non sa cogliere.
Una realtà questa che non deve però funzionare da alibi per alcuno. Il territorio della provincia di Frosinone continua a presentare attrattive e la vicinanza di Roma, almeno per alcuni, può essere interpretata come un’occasione e non solo come un problema. L’obiettivo è coinvolgere proprio il grande serbatoio di potenziali visitatori che si trova nella vicinissima Capitale utilizzando dei veri e propri prodotti turistici da valorizzare. Questo è il mantra che il commissario della Comunità Montane dei Monti Ernici, Achille Bellucci, ha continuato a ripetere percorrendo un tratto della bellissima pista ciclopedonale che congiunge Fiuggi a Paliano, passando per Acuto, Piglio e Serrone: oltre 22 chilometri nella meraviglia dei boschi, uliveti e vigne che un tempo facevano da scenario della ferrovia Frosinone-Fiuggi-Roma e che oggi continuano la loro opera ai lati del percorso riservato ai camminatori e ai ciclisti.
“Un primo sopralluogo in compagnia del sindaco di Serrone – ha spiegato Bellucci – per vedere l’esito dei lavori di ripristino di questa importante infrastruttura nel tratto che attraversa questo splendido paese e che la nostra Comunità Montana ha fortemente voluto. Un’opera che, grazie al finanziamento della Regione Lazio, sta diventando una realtà. E’ di fondamentale importanza – ha aggiunto ancora Bellucci – che i sindaci dei comuni attraversati dalla pista inizino a operare in sinergia per l’arricchimento, il lancio, la gestione e la manutenzione di questo bene. Lo dico perché può diventare uno strumento di ricchezza per questi territori. Bisogna iniziare a considerare investimenti i soldi impiegati in queste opere e non banalmente dei costi. Alcuni dei comuni che fanno parte del percorso sono impegnati nelle elezioni per il rinnovo di sindaco e Consiglio nella prossima primavera. Subito dopo quella data credo si debba iniziare a progettare la valorizzazione di questa autentica meraviglia”.
Completamente assonante il sindaco Giancarlo Proietto: “La bellezza di questi luoghi non è certo una sorpresa per noi ma risulta immediatamente sorprendente per coloro che per la prima volta arrivano dalle nostre parti. Il valore di un’infrastruttura come la pista ciclopedonale può diventare enorme se la si guarda sotto il profilo dello sviluppo territoriale sostenibile. Naturalmente occorre un progetto ambizioso per renderla un vero prodotto turistico di successo. Noi ce la metteremo tutta”.