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Rifiuti, stangata in arrivo in Ciociaria: aumenta il costo del conferimento a Colfelice e scatta il conguaglio

Piove sul bagnato in provincia di Frosinone: come non bastassero il lavoro che non c’è, e se c’è è sempre più “precario”, lo smog, i treni perennemente in ritardo, le inchieste giudiziarie, le aziende che chiudono e le attività commerciali che abbassano le saracinesche, adesso tocca anche al costo della bolletta per i rifiuti.
È infatti di questi giorni la notizia di un’imminente stangata da ben 14 milioni di euro destinata ad abbattersi su cittadini, famiglie e imprese della Ciociaria attraverso le bollette della Tari. Tutto parte dalla Regione Lazio che, con apposita determinazione del 2023, ha approvato “l’aggiornamento a consuntivo della tariffa di accesso all’impianto Tmb della Saf spa di Colfelice per l’anno 2020”.

Decorrenza: 1° gennaio 2020. Un provvedimento che ha costretto la Società Ambiente Frosinone (che gestisce l’impianto di Colfelice) a ricalcolare in aumento i costi di conferimento dei rifiuti. Questo perché la nuova tariffa varata dalla Regione è superiore a quella sulla quale la Saf aveva lavorato emettendo le relative bollette. La tariffa approvata dall’Ente della Pisana è pari a 161,47 euro a tonnellata (senza considerare l’ecotassa, il benefit ambientale e l’Iva). La Saf, invece, nel 2020 aveva spedito a casa dei cittadini bollette calcolate su una tariffa pari a 138,68 euro a tonnellata. Di qui la necessità di procedere a un conguaglio delle tariffe e degli importi chiesti agli utenti. Si tratta di 22,79 euro a tonnellata per il 2020 e di 23,10 euro, sempre a tonnellata, per il 2021. Il tutto ovviamente va poi moltiplicato per i quantitativi di immondizia portati a Colfelice.

Calcolatrice alla mano si arriva alla spaventosa cifra di 14 milioni di euro per il periodo 2019-2021, con l’ulteriore incubo dei calcoli che riguarderanno il 2022 e il 2023. Per fare un esempio, nella sola città di Frosinone l’extra è poco meno di un milione di euro. Attenzione, però, non si tratta di un aumento della Tari ma di una sostanziosa crescita della bolletta in virtù del conguaglio descritto (anche se per il portafogli dei cittadini poco cambierà). Del nuovo scenario Fabio De Angelis, presidente della Saf, mercoledì scorso ha informato tutti e 91 i sindaci della provincia di Frosinone con una circostanziata lettera che ha fatto esplodere la “bomba”. Un allarme che in verità aveva già lanciato nel corso della riunione del Comitato provinciale per lo sviluppo ma che finora era passato quasi inosservato. Adesso non più: e subito si sono registrate polemiche politiche, prese di posizione, inviti a trovare una soluzione per evitare la stangata su famiglie e imprese e anche, soprattutto, è esplosa la rabbia dei cittadini.

Questa la cronaca. Volendo andare oltre, si può dedurre la necessità di una discarica al servizio della Ciociaria (ora parte dei rifiuti finisce onerosamente a Padova, Brescia, Teramo, Pisa, nel Viterbese e persino in Austria) che permetterebbe, per il futuro, di ammortizzare la tariffa. De Angelis ha inoltre aggiunto: “La tariffa approvata dalla Regione Lazio con la Determina n. G02483 in data 22/03/2023 è stata determinata sulla base dei costi a consuntivo 2020. Va detto che nell’anno 2020, nei primi sei mesi, era funzionante la discarica di Roccasecca, limitrofa all’impianto SAF, in cui venivano conferiti i sovvalli e scarti di lavorazione dei RSU, trattati a Colfelice. La soluzione non è solo la discarica.

Ai Comuni presenteremo soluzioni alternative per ridurre i costi, grazie all’impegno dei colleghi del cda Mauro Buschini ed Antonella Galante. Ad esempio, migliorando il nostro Css/cdr avremo la possibilità di abbattere il costo del conferimento ai termovalorizzatori. È evidente che le risposte le attendiamo dalla
nuova Giunta della Regione Lazio che sta lavorando al nuovo piano rifiuti”.


AMATA E ZACCARI (LEGA): “SE VALE IL PRINCIPIO
DELLA RETROATTIVITÀ, VALE ANCHE PER LA MESSA
IN CAMPO DI MECCANISMI COMPENSATIVI. LA SAF
NON SI LIMITI AGLI ALLARMISMI E SI ATTIVI”

“Se vale il principio della retroattività così come si può aumentare la tariffa, allo stesso modo si possono prevedere meccanismi compensativi che possano anestetizzarne gli effetti, senza mettere in crisi gli amministratori locali e soprattutto senza intervenire a gamba tesa sui redditi delle famiglie”. Così Andrea
Amata, capogruppo della Lega in Consiglio provinciale, e il consigliere Luca Zaccari (in foto) intervengono in merito all’allarme sulla stangata rifiuti che sta per abbattersi sui cittadini della provincia di Frosinone. “Mettiamoci nei panni di un sindaco che dall’oggi al domani, dovendo già fare i salti mortali tra bilanci
risicati e decisioni se mantenere o meno alcuni servizi, si trova costretto a dover ritoccare al rialzo la tariffa rifiuti. Ritoccare è un eufemismo, viste le cifre di cui si parla. Mettiamoci nei panni dei cittadini che si troveranno nelle loro cassette della posta, avvisi di pagamento onerosi. Non basta limitarsi a lanciare allarmi, o a parlare di rateizzazione – argomentano Amata e Zaccari.

Una governance seria della società che gestisce il ciclo dell’immondizia dovrebbe attivarsi affinché dalla Regione Lazio si intervenga con sistema compensativo, soprattutto per quei territori come il nostro che negli anni si sono dovuti sobbarcare l’onere dei rifiuti che la Capitale non ha saputo smaltire. Questo è un punto fermo che va rivendicato e sul quale va aperto un tavolo di confronto, coinvolgendo i Comuni stessi e la Provincia. “Quanto al futuro – concludono Amata e Zaccari – così da evitare sempre di ritornare sugli stessi argomenti, sarebbe il caso di accelerare sulla scelta dei nuovi siti idonei a ospitare discariche, perché il territorio deve essere autosufficiente. Con la condizione di escludere da questa individuazione territori che già hanno pagato prezzi pesanti come Roccasecca e Colfelice. Abbiamo alle porte il Giubileo, Roma deve essere linda e pinta, non sia questa la scusa per riproporre schemi ormai superati”.

Danilo Del Greco

Giornalista dei quotidiani online LaProvinciaFrosinone.it e TuNews24.it e del settimanale cartaceo Tu News, iscritto all'Ordine dei Giornalisti Professionisti dal 1997, ha lavorato a lungo presso il quotidiano Ciociaria Oggi, sia nell'edizione cartacea che web. Altre esperienze nel settore televisivo, radiofonico e dei free press. Ha frequentato corsi di specializzazione a Rimini (Web Marketing festival) a Milano presso Il Fatto Quotidiano e a Roma con Salvatore Aranzulla.