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L’europarlamentare della Lega Maria Veronica Rossi si ricandida alle europee

Maria Veronica Rossi, europarlamentare in carica della Lega, ha rotto gli indugi: sarà candidata nella prossima tornata elettorale delle europee.

“Ho deciso di continuare ad impegnarmi – ha detto l’onorevole Maria Veronica Rossi – raccogliendo l’invito di tantissimi cittadini, che mi hanno chiesto di continuare questa esperienza. Mi sento lusingata di tanto affetto e stima, perché significa che, in questo anno e mezzo di mandato, hanno apprezzato il lavoro che ho svolto sempre a difesa del territorio e della nostra identità”.

“Il valore aggiunto che io posso portare – ha proseguito l’onorevole Rossi – è quello di conoscere già la “macchina” dell’Ue e di sapere, a differenza di altri aspiranti, già come fare per veicolare le istanze dei cittadini, delle imprese che vogliono un’Europa più vicina e meno distante dalle loro realtà”.

“Come ha già avuto modo di dire pochi giorni fa – ha continuato l’onorevole Rossi – in uno splendido incontro con i giovani, che ringrazio  per la loro partecipazione e che sono stati determinanti per la mia scelta, io sono contro i fautori del pensiero unico, contro un certo approccio meramente ideologico alle problematiche di qualsiasi genere esse siano e contro un concetto d’infallibilità dei burocrati  europei che stanno arroccati nei palazzi e che sono lontani dai problemi reali. La tecnocrazia europea, anche di stampo prettamente finanziario, ha partorito follie come quelle delle case green, che rischiano di mettere in ginocchio milioni di persone. Siamo tutti d’accordo, per rimanere in tema, che l’ambiente vada tutelato, ma in ogni decisione devono prevalere sempre il buonsenso e il senso della realtà. L’annullamento delle identità territoriali, come l’Europa fa, ad esempio, sdoganando prodotti alimentari che si richiamano all’Italia, ma che sono lontani anni luce per qualità e genuinità dall’originale, alimenta soltanto un processo di omologazione a detrimento della ricchezza culturale dei territori. Tuteliamo i nostri valori, e io sto lottando da oltre un anno per questo nel parlamento europeo, perché la diversità culturale è ricchezza non un ostacolo alla crescita, e, poi, più spazio ai giovani, in ogni realtà, perché possono offrire una spinta propulsiva impareggiabile”.

“E poi porterò avanti le mie storiche battaglie  contro la violenza di genere e contro il gender pay gap oltre a quelle di tutela delle nostre peculiarità. Per fare tutto ciò ci vuole chi sappia interpretare e cavalcare questi temi e saperli portare all’attenzione delle istituzioni europee. Io mi candido per essere la voce in Europa dei nostri elettori, dei nostri concittadini, dei nostri operatori economici. L’ho fatto fino ad oggi e spero di poterlo continuare a fare da giugno in poi” ha concluso l’onorevole Rossi.