Elezioni comunali – L’indistinto tra “il dovere dell’alternativa” e il “campo extralarge”
“Reduce da un incontro alquanto partecipato e incoraggiante per i sentimenti del centrosinistra, dal titolo “Il dovere dell’alternativa”, dove, a Sora, l’ex segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti ha spiegato con chiarezza perché bisogna opporsi con decisione alla destra, ho avvertito un senso di: spaesamento, confusione, disorientamento, smarrimento e anche un po’ di imbarazzo, quando ho letto le notizie che riguardavano le elezioni comunali di un centro vicino. Veroli”.
Un ingenuo elettore, antiquato e ignorante circa lo stato liquido della politica italiana e soprattutto ciociara degli ultimi tempi, potrebbe esprimersi come sopra e incappare, misero lui, in un errore marchiano: pensare che possano esistere posizioni coerenti e soprattutto comprensibili a distanza di una ventina di chilometri.
Egli (quell’elettore imbelle) si è infatti sorpreso che, non in uno sperso paesino ma in una cittadina di circa ventimila anime che torna al voto Comunale nel prossimo giugno, si sia formata una coalizione che comprenda il centrosinistra insieme a pezzi della destra in una formula civica. Un campo extralarge per portare sul massimo scranno di Veroli Germano Caperna. “In questo caso – si è chiesto in uno stato smemorante quell’idiota elettore – il dovere dell’alternativa non vale?”.
La risposta a un quesito del genere, decisamente ingenuo, non è facile. Soluzioni semplici a problemi complessi si trovano molto difficilmente. Si può però tentare un’ipotesi: che gli autori della maxi coalizione che percorre interamente l’arco costituzionale non lo sapessero. Che l’abbiano fatto a loro insaputa. Oppure che lo ritengano tutto sommato normale.
E’ una possibilità concreta nel momento in cui il segretario del locale circolo del Partito Democratico, scrive in una nota: “È bene precisare che per quanto riguarda Veroli, non esiste alcun accordo del centrosinistra, tantomeno del Partito Democratico, con il centrodestra. L’alleanza che sostiene Germano Caperna alle prossime amministrative è un’alleanza civica il cui perno fondamentale è nelle forze di centrosinistra che hanno ben governato Veroli negli ultimi dieci anni. Pertanto il Partito Democratico, in continuità ed in coerenza con la precedente esperienza amministrativa e in accordo con il sindaco uscente Simone Cretaro, si presenterà alle elezioni in forma civica sostenendo una larga aggregazione aperta alla società civile e che ha candidato in maniera unanime Germano Caperna”.
Ma anche che il coordinatore del locale circolo di Fratelli d’Italia scriva in terza persona: “Lorenzo Baglione – coordinatore locale di Fratelli d’Italia – si schiera accanto a Germano Caperna nella sua corsa come prossimo sindaco di Veroli. Lo fa avendo dalla sua il supporto del partito, sintetizzato nella figura del responsabile elettorale Fabrizio Fiorini su nomina del presidente provinciale, l’Onorevole Massimo Ruspandini. Quella proposta da Caperna è un’alleanza trasversale, civica, che pone basi di partenza e di lavori fuori dai vessilli di partito. (…). Questo è il momento giusto per superare gli steccati ideologici, andando oltre la polarizzazione politica e ponendo al centro di questo grande progetto gli interessi dei cittadini. Il respiro civico di questa coalizione sarà il raggio d’azione migliore nel quale inserire il mio contributo. Pur restando chiara e ben riconoscibile la matrice politica in cui mi identifico ritengo che la coalizione che si è formata grazie al nome di Caperna potrà costruire un buon modello amministrativo a Veroli. Auspico che tutti i verolani che si riconoscono nella nostra area politica prendano atto della decisione che il partito ha preso”.
La risposta banale, suffragata dall’evidenza, che la dabbenaggine dell’elettore di cui sopra meriterebbe, dunque, è: Si. A Veroli il PD e FdI sostengono lo stesso candidato a sindaco e “Il dovere dell’alternativa” non c’è sempre, specialmente nell’indistinto civico. Questa risposta però è troppo semplice. Dev’esserci qualcos’altro che gli elettori mortali non possono capire. Se ne facciano una ragione, meschini loro, maledetti disertori di urne. Deve esserci!