Europee – Scontro tra De Angelis e la Battisti. La conta, volenti o nolenti, sarà su Nardella e Ricci
Lo scontro nel partito democratico della provincia di Frosinone, con riflessi regionali, tra Francesco De Angelis e Sara Battisti ora è evidente e ufficiale. Con la nota diffusa oggi nella quale la consigliera regionale Pd lancia un segnale ecumenico e aggiunge: “dispiace che (…) non ci si occupi tutti insieme, come partito regionale, delle emergenze ma ci si occupi delle singole preferenze ai candidati del Pd”.
Il resto della nota è normale amministrazione: tutti con Elly, elenco delle emergenze del territorio, tutti insieme per mettere l’Europa e la nazione al servizio delle persone in difficoltà ecc.
La consigliera fa anche l’elenco dell’attività svolta, per sua iniziativa insieme al segretario provinciale Fantini con gli appuntamenti itineranti dal titolo “Il dovere dell’alternativa”, cioè approfondimenti sulle motivazioni dell’opposizione a Rocca alla Regione Lazio (soprattutto sui problemi della Sanità) e del governo nazionale, appuntamenti con i quali, per primi, hanno sostenuto la candidatura di Nicola Zingaretti.
Ora la Battisti torna a ripetere che l’impegno in questo scorcio finale di campagna elettorale deve essere per il partito e che le sole preferenze da segnalare sono quelle della segretaria nazionale e di Zingaretti. Per quanto riguarda la terza, si legge nella nota, va bene tutto e elenca: Covassi, Laureti, Nardella, Ricci, Rondinelli, Tarquinio, cioè tutti quelli che sono stati ospitati nei giorni scorsi.
La notizia però è evidentemente la spaccatura con Francesco De Angelis, il leader del quale Sara Battisti è stata in fedele sintonia politica sin dall’inizio della sua attività e che, immancabilmente, le prossime europee saranno una conta. Ferme restando le preferenze per Schlein e Zingaretti Francesco De Angelis si conterà sulle preferenze che otterrà Dario Nardella, il sindaco di Firenze sostenuto da Area Dem e in perfetta sintonia con il segretario regionale Daniele Leodori. La Battisti viene considerata dal partito romano vicina alle posizioni di Claudio Mancini, cioè dell’uomo forte del partito romano (ma con forti legami in Ciociaria della quale la sua famiglia è originaria) e portare acqua al mulino di Matteo Ricci, il sindaco di Pesaro con il quale Mancini ha un ottimo rapporto.
Ecco perché la partita tra De Angelis e la Battisti potrebbe giocarsi su due nomi: Dario Nardella e Matteo Ricci. E questo che la Battisti lo voglia o no. E’ una battaglia non solo ciociara, è soprattutto romana ma, per la prima volta, la parte egemone del Partito Democratico ciociaro si divide e, per la prima, volta, ufficialmente, De Angelis è dalla parte di Lino Diana, Francesco Scalia e Leodori, dalla parte di Franceschini insomma. Chi l’avrebbe mai detto?