Frosinone – Verifica di maggioranza, Fratelli d’Italia non è d’accordo con Forza Italia e la Fabrizi espulsa evoca “Maria Cazzetta”
Forza Italia si presenta a muso duro da Mastrangeli, dice di non volerlo sfiduciare ma detta regole stringenti e caccia la consigliera Fabrizi troppo morbida con lui (ma indebolisce il suo gruppo). La delegazione, guidata dalla segretaria provinciale Rossella Chiusaroli, in sintesi ha ribadito il refrain delle ultime settimane: “azzeramento della giunta” e maggiore collegialità nelle decisioni per poter riprendere con migliore spinta l’azione amministrativa.
Il secondo step della verifica ha riguardato Fratelli d’Italia. La delegazione, guidata dal coordinatore cittadino Fabio Tagliaferri accompagnato dal capogruppo consiliare Franco Carfagna, stando a quanto è trapelato, avrebbe chiesto al sindaco di fare presto a concludere la verifica e andare avanti con quanti condividono il programma. In attesa di maggiori informazioni, allo stato delle cose, potremmo dire che il partito della Meloni non porrebbe veti, ne’ sarebbe troppo infastidito, qualora Mastrangeli dovesse addivenire ad accogliere nuove forze in maggioranza o, per esempio, il loro appoggio esterno. Comunque, e questo è certo, Fratelli d’Italia ha chiesto a Mastrangeli, qualora gruppi di maggioranza non accettassero di andare avanti e lasciassero liberi degli assessorati, di tenerli lui ad interim al fine di procedere velocemente.
Tra Forza Italia e Fratelli d’Italia due orizzonti diversi
E’ comunque evidente come l’orizzonte dei due partiti, Forza Italia e Fratelli d’Italia, sia molto diverso. Il motivo è che in ballo non c’è solo Frosinone. Le motivazioni tra queste due forze sono molto diverse. Il segretario regionale di Forza Italia, Claudio Fazzone, non ha certamente alcun interesse a mettere in difficoltà Mastrangeli ma ha necessità di capitalizzare l’attuale posizione: 7/8 consiglieri regionali contro uno solo della Lega, sorpassetto del suo partito su quello di Salvini alle Europee ma, comunque, un risultato non proprio commisurato alle forze in campo Lazio (otto consiglieri regionali contro uno, appunto). Insomma l’interesse di Fazzone potrebbe essere quello di portare la questione Frosinone a livello regionale, per affrontare un discorso globale sugli equilibri nel Lazio e includere magari anche la questione Latina dove potrebbe ottenere di più delle attuali posizioni. Non si spiega altrimenti la richiesta irricevibile di “azzeramento” della giunta. Cosa ben diversa dalla legittima richiesta di un “rimpasto”. Trattasi di un modo per non risolvere il problema e tentare di trasferirlo ai livelli più alti.
Per Fratelli d’Italia la situazione è completamente diversa. Non ha bisogno di ottenere nulla se non consolidare il consenso e magari cercare di rompere meno possibile le scatole al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca pressato dalle richieste di rimpasto (inoltre la situazione interna, dopo i risultati delle Europee circa il sostegno nei territori ai candidati, non è serena). I ritardi, le cadute d’immagine, la dissipazione di energie che si scontano con la crisi sempiterna aperta a Frosinone non fanno certamente bene all’obiettivo. Anzi. Il rischio di elezioni anticipate a Frosinone sarebbe particolarmente serio in questo momento, quando le elezioni Comunali non sono andate bene per il centrodestra e una spaccatura su Frosinone potrebbe dire cedere un’importante roccaforte.
Intanto la Fabrizi risponde a Forza Italia ed evoca “Maria Cazzetta”
Intanto la consigliera Cinzia Fabrizi, espulsa da Forza Italia, ha diffuso una nota piuttosto simpatica nella quale non sembra molto preoccupata dal provvedimento del suo ex partito. La Fabrizi evoca una figura mitica e proverbiale di Frosinone, Maria Cazzetta, nota per compiere affari assolutamente sconvenienti. Ecco la nota dal titolo:
Mia esplulsione da FI? Sembra “operazione Maria Cazzetta la vendetta”
“Un dubbio mi assale, dopo questa espulsione sovietica, – ha commentato Cinzia Fabrizi, dopo la proposta dei vertici di Forza Italia – effettuata da gente che con il nostro territorio del Capoluogo ha lo stesso abbinamento di un paio di bermuda da mare, indossati sotto uno smoking con il papillon.
Se si considera, poi, che la mia espulsione è stata chiesta anche da consiglieri che non hanno mai aderito al gruppo consiliare di FI, ottenendo il risultato di dimezzare la truppa in Consiglio, allora mi viene in mente la mitica Maria Cazzetta. Per chi non è di Frosinone, val la pena di ricordare che era una vecchia commerciante che, dopo la seconda guerra, comprava le uova a 100 lire e le rivendeva a 90, vantandosi con le amiche di averle rivendute tutte in un batter d’occhio. Un’operazione da applausi.”