Frosinone, l’aumento della Tari accende lo scontro politico: Polo Civico, accuse e “no” alla delibera
“Bene ha fatto il nostro consigliere comunale Claudio Caparrelli ad evidenziare in consiglio comunale che a Frosinone continua a non decollare la raccolta differenziata. Ponendo il tema che se siamo al 70% dei rifiuti separati dai cittadini, quanti in realtà finiscono negli impianti di trattamento o nelle discariche?”
Esordisce così Debora Patrizi, coordinatrice cittadina del Polo Civico, in una nota stampa in cui poi afferma: “Intanto le tariffe della Tari aumentano ancora una volta: con una media del 7,5%. Una ulteriore “stangata” che si abbatte sulle famiglie, sui cittadini e sulle imprese. L’Amministrazione ha spiegato che detti aumenti sono legati alla crescita dei costi di smaltimento della Saf e alle decisioni dell’Arera. E che in totale occorre fronteggiare una maggiore spesa pari a 9 milioni e 294mila euro. Nel frattempo, non si riesce a capire perché ormai da anni in provincia di Frosinone si debba fare i conti con la mancanza di una discarica nel territorio.
Evidente che smaltire negli impianti del nord faccia lievitare i costi. Detto tutto questo, Caparrelli ha individuato una causa obiettiva: l’insufficienza della raccolta differenziata. Andrebbero previsti degli sconti a chi produce meno rifiuti per esempio. Ma è arrivato il momento di riproporre con forza il tema dell’abbandono dei rifiuti. Unitamente al fenomeno dell’immondizia che viene depositata nei cassonetti del capoluogo anche da persone che provengono da fuori. Ma per fare questo – conclude Debora Patrizi – occorrono controlli e sanzioni ai contravventori. Procedure che l’Amministrazione non fa. Allo stesso modo la città appare sporca, piena di erbacce, con diversi giardinetti pubblici preda dell’immondizia e del degrado. Di fronte a tutto l’aumento del 7,5% delle tariffe della Tari suona come una beffa. Dopo il danno. Ecco perché il Polo Civico ha votato no alla delibera”.