* PRIMO PIANOPolitica

Sanità- Polemiche e memoria corta sull’atto aziendale

Interessante, a margine dell’approvazione dell’atto aziendale, cioè il documento di programmazione per la disastrata sanità pubblica della Asl frusinate, la strabica visione che ne hanno le parti politiche: da una parte c’è chi esulta per l’approvazione, per il voto favorevole dell’Assemblea dei Sindaci, dall’altra chi grida allo scandalo, al disastro, all’abbandono del già abbandonato ecc. quale sarà la verità? Quella, per esempio, della presidente della Commissione regionale Sanità che esprime grande soddisfazione o quella del sindaco di Cassino che s’infuria per il depauperamento del nosocomio del sud? Come al solito lo scopriranno i cittadini, i degenti, coloro che della Sanità devono fruire e certamente non per loro volontà, purtroppo.

I POSTERI SIAMO NOI

Ai posteri, per dirla in breve, l’ardua sentenza ma… c’è un ma grande come una casa, anzi come un ospedale: delle faccenda della Sanità i posteri ci sono già, siamo noi, donne e uomini contemporanei, coloro che degli atti aziendali precedenti, vagliamo gli effetti.

LA MEMORIA CORTA E IL BOTTA E RISPOSTA TRA CAMPOLI E CIANFROCCA

In questo senso non si può che dare ragione al sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, che in risposta al sindaco di Fumone che lo ha attaccato gli ricorda come i nel recente passato, quando la regione era governata dal centrosinistra, si schierava a favore di politiche sanitarie sulla carta peggiori delle attuali riferite all’ospedale di Alatri e oggi invece accusa e sbraita dimentico del suo stesso, recente, agire. Senza voler parteggiare per alcuno e’ difficile non dare ragione a Cianfrocca, poiché la prospettiva di Alatri è migliore oggi (sempre sulla carta, vedremo) di quando, per esempio, in Regione sedeva ai posti di comando proprio un alatrese come Mauro Buschini. Di Buschini, per esempio, si ricordano le reiterate certezze circa l’arrivo del mitico Dea di secondo livello a Frosinone, un sogno che ora arriverà a Latina grazie non solo alle attuali politiche di Rocca ma anche delle passate gestioni succedutesi nel decennio di governo del centrosinistra, mentre il nosocomio provinciale ciociaro resta a guardare. Con chi ce la vogliamo prendere caro sindaco Campoli? Con il destino cinico e baro? Oppure finalmente, ma questo vale per tutti, vogliamo smetterla di piantare bandierine per la speranza di qualche tozzo di suffragio e fare finalmente squadra per questo martoriato territorio?
Di seguito la risposta del sindaco di Alatri al suo collega di Fumone: “Sono rimasto basito nel leggere la nota del Sindaco di Fumone Matteo Campoli che mi accusa di fare dei “giochi politici” anziché difendere l’ospedale San Benedetto.
Capisco che quella di ieri non sia stata una giornata positiva, visto che la sua proposta di rinviare l’atto aziendale è stata nettamente bocciata dall’assemblea dei sindaci presenti. Evidentemente le sue ragioni non erano molto convincenti.
Ma quello che sorprende è l’atteggiamento del collega Campoli nel porsi di fronte questo documento.
Infatti, nelle due precedenti votazioni, nel 2021 e nel 2022, benché per il nostro nosocomio fossero previsti solamente 3 reparti (chirurgia, medicina e lungodegenza) oltre che due posti di rianimazione, non ha esitato un attimo a votare positivamente, probabilmente perché redatto dalla parte politica in cui si riconosce!?
Dal febbraio 2023, dopo l’affermazione del Governatore Rocca, il sindaco Campoli ha però iniziato a contestare una gestione che lui stesso aveva avallato con il suo voto. Questo è normale oppure è un chiaro segno che cambiata la ‘bandiera’ è cambiato pure l’atteggiamento del Sindaco di Fumone?
Invito quindi Campoli, prima di tutto a leggere l’Atto Aziendale (Per esempio è a conoscenza di quanto previsto per i reparti di Urologia, Ortopedia, Geriatria, dei quattro posti in più di Rianimazione, del reparto di riabilitazione ortopedica, cardiaca e polmonare?) e soprattutto a cambiare atteggiamento. È lui e soltanto lui a dover abbandonare, in fretta, i giochi politici, che certo non sono mio costume. Le lotte e le battaglie si fanno tutti i giorni ma nelle sedi e nei modi opportuni. Senza urla da stadio né tifoserie”.

Dario Facci

Giornalista, fotoreporter e videomaker. Suoi articoli sui quotidiani: L’Unità, La Repubblica, sui mensili Lo Stato delle Cose, Qui Magazine, Numero Zero, To Be, O. Ha lavorato presso le redazioni di RadioTeleMagia, RTM Televisione, TVN Televisione; ha condotto una trasmissione presso RadioDay. Ha diretto entrambi i quotidiani frusinati Ciociaria Oggi e La Provincia Quotidiano; coordinatore dell’edizione provinciale del quotidiano L’Opinione diretto da Arturo Diaconale; direttore del bimestrale di cucina professionale Accademia del Buongustaio; direttore del mensile Perté, del settimanale Perté Week e del quotidiano online Perté Online. Suoi articoli appaiono su TG24.info, sul quotidiano online TuNews24.it e sul settimanale cartaceo Tu News. È autore dei blog dariofacci.it e lacucinadellazio.com. Sue fotografie sono state pubblicate da giornali italiani ed esteri.