Patrica, il Comitato civico attacca: “Scuola in zona industriale inquinata, monta la protesta”

“Monta la protesta, in Contrada Ferruccia, per la realizzazione del nuovo plesso scolastico (costato ben 6 milioni di euro) che dovrebbe ospitare gli studenti  delle scuole medie ed elementari. Questa esorbitante somma – è scritto in una nota del Comitato civico “C’era una volta Patrica” di recente costituzione – poteva risolvere tutti i gravi problemi nel territorio (vedasi frane, strade disastrate, centro storico abbandonato ecc.). Una nuova scuola non serviva a Patrica.

La protesta – prosegue la nota stampa – nasce da considerazioni oggettive che fanno capire come la scelta sia particolarmente infelice. Il nuovo plesso scolastico, infatti, sorgerebbe su terreni che ricadono in zona industriale, ossia su terreni a rischio per motivi ambientali (fumi di scarico, rumori, transito di mezzi pesanti…). Inoltre, è noto come in questa zona si registrino emanazioni di cattivi odori a tutte le ore del giorno (ne sono testimoni i carabinieri più volti chiamati dai residenti). E, soprattutto per i bambini, non è certo questa una situazione ottimale. Tra l’altro, in questa zona sono sorti diversi comitati spontanei contro l’inquinamento fonte (è scientificamente provato) di gravi malattie, comprese quelle tumorali.

Infine, va ricordato che questi terreni sono stati segnalati dal boss della camorra Schiavone il quale ha riferito che, durante i lavori per la Tav (Alta velocità), molti residui della lavorazione e molte sostanze velenose furono smaltite interrandoli in grosse buche. Insomma – prosegue il Comitato civico patricano – basta questo per capire come la scelta della scuola in Contrada Ferruccia sia particolarmente infelice, motivo per cui il Comitato “C’era una volta Patrica”, facendosi portavoce delle lagnanze dei cittadini, invita il Comune ad una riflessione per questa ennesima scelta errata.

Infine, con la realizzazione del nuovo plesso, ci sarà la chiusura definitiva (dopo circa 60 anni ) della scuola “Capoluogo” nel centro storico.  Dopo il totale abbandono del  borgo, un’altra struttura che ha fatto la storia patricana  e che  ha visto frequentare tutti i cittadini, oggi, con questa decisione, verrà chiusa.
Un vero fallimento – è la conclusione del comunicato – di questa Amministrazione comunale che in questi anni ha abbandonato completamente  il paese”.