Pontecorvo, peperone dop da valorizzare: costituita l’associazione dei produttori
L’associazionismo debutta anche a Pontecorvo – municipalità capofila di un territorio storicamente votato all’individualismo e alla frammentazione aziendale, anche in agricoltura. Ieri – è spiegato in una nota stampa – è stata costituita l’Associazione dei produttori del peperone dop, su iniziativa di alcuni imprenditori agricoli che hanno raccolto la sfida del percorso di aggregazione lanciata dal sindaco Anselmo Rotondo e dal consigliere comunale delegato all’agricoltura, Gaetano Spiridigliozzi – che ha coordinato il gruppo di lavoro dalla prima all’ultima riunione. Valerio Fresilli è stato eletto alla presidenza.
I soci sono tutti imprenditori agricoli che hanno scelto di partecipare al progetto di rilancio della produzione del peperone dop, dedicando specifici appezzamenti della loro sau – superficie agricola utile – alla tradizionale coltivazione. Hanno piantato il seme in purezza a inizio estate e si avviano, nonostante le difficoltà dovute alla fragilità congenita del pregiato ortaggio, ai primi raccolti stagionali, anche in vista della festa popolare che il Comune riproporrà a settembre in collaborazione con l’Associazione Fiera Agricola del Basso Lazio.
“Stavamo rischiando – spiega il sindaco – di perdere la nostra più celebre tradizione agricola, visto che in città solo due aziende oggi producono e certificano il dop. Non potevamo assistere passivamente a questo declino e, come amministrazione, ci siam fatti promotori di una ripartenza che, ancor prima che produttiva, fosse culturale. L’unione fa la forza. Oggi avevamo bisogno che il nostro appello alla collaborazione venisse raccolto da tanti imprenditori e il gran numero di adesioni è stata la più bella risposta. Buon lavoro al presidente Fresilli e a tutti i produttori associati”.
“La nascita dell’Associazione è il primo passo. Abbiamo registrato la convergenza di tanti giovani imprenditori su una progettualità nuova che vuole – dice Spiridigliozzi – unire esperienze, know-how, competenze, ma anche i territori. Ho avviato contatti con gli amministratori degli altri comuni inseriti nell’areale del peperone dop come Esperia, San Giorgio a Liri, Pignataro Interamna, Villa Santa Lucia, Piedimonte, Aquino, Castrocielo, Roccasecca. La ripresa dell’agricoltura locale – sostenuta anche dal successo della Fiera– deve poter giovare a tutta l’economia territoriale”.
“Ci siamo associati per fare rete, abbattere i costi di produzione e di certificazione e per arrivare all’aumento di produzione che consenta finalmente di assicurare massa critica di prodotto necessaria per soddisfare la crescente richiesta di mercato. Siamo consapevoli del lavoro che abbiamo davanti, ma le motivazioni sono tante e forti” conclude il presidente del neonato sodalizio, Valerio Fresilli.