Anagni, truffe agli anziani: “lezione” dei carabinieri al Centro sociale per evitare i raggiri

I carabinieri di Anagni, nell’ambito della campagna di prevenzione promossa dall’Arma, nel pomeriggio di sabato 10 agosto, hanno incontrato la popolazione presso il centro anziani della località San Filippo della Città dei Papi. All’incontro hanno preso parte circa 30 persone e per l’occasione sono stati distribuiti ai presenti opuscoli e locandine da diffondere nei principali luoghi abitualmente frequentati dalle persone appartenenti alle cosiddette fasce deboli della popolazione.

L’incontro è parte di un’iniziativa dell’Arma dei Carabinieri volta a tutelare gli anziani dal fenomeno odioso, ma sempre più attuale e diffuso, delle truffe che lascia nelle vittime segni indelebili. Infatti,  oltre al danno economico e psicologico gli anziani vittime di truffe si ritrovano a fare i conti anche con il senso di colpa di essere stati raggirati.

I militari presenti all’incontro hanno dispensato in modo diretto ed efficace, anche con esempi concreti, consigli utili per tutelarsi dai raggiri spiegando ai presenti che le tecniche adottate dai truffatori, subdole e fantasiose, hanno comunque schemi ricorrenti, citandone alcuni come la truffa del finto nipote o del finto avvocato: il modo ricorrente è costituito da una telefonata all’anziano nel corso della quale un sedicente avvocato racconta che un parente dello stesso anziano, un figlio o un nipote, sono rimasti coinvolti in un incidente e avrebbero bisogno, per non avere problemi con la giustizia, di pagare subito, in contanti, una sorta di cauzione.

La vittima, messa in agitazione dalla telefonata concitata e spesso disturbata nella comunicazione, crede al racconto e fornisce il denaro contante ad un emissario inviato a casa dal finto avvocato, ma in realtà un complice dello stesso. Tra i consigli i Carabinieri hanno suggerito di diffidare delle apparenze, prestare attenzione agli sconosciuti che si presentano alla porta, non fidarsi solo del tesserino di riconoscimento, limitare la confidenza al telefono e su internet e non farsi distrarre in luoghi affollati. 

I militari hanno sottolineato ai presenti che il primo passo per tutelare gli anziani da questo detestabile fenomeno è la necessaria collaborazione tra la popolazione e gli operatori di polizia che può avvenire attraverso il numero d’emergenza 112 o con la richiesta d’intervento attraverso la Stazione Carabinieri competente territorialmente. I carabinieri delle Stazioni vivono la comunità e rappresentano punti di riferimento sicuri ed affidabili.