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Golda, storia della donna che fondò Israele: a Frosinone la presentazione del libro

Mercoledi 18 settembre alle ore 1800, l’Associazione Convivium Perenne presenta il libro di Elisabetta Fiorito “Golda- Storia della donna che fondò Israele”. Si ringrazia il Sindaco Riccardo Mastrangeli e l’Amministrazione Comunale per il patrocinio dall’evento della Città di Frosinone. Si ringraziono i relatori Ruth Dureghello e Ruben Della Rocca.

Il libro scritto da una donna racconta la vita di un’altra donna. È la biografia di Golda Meir, la madre dello Stato di Israele, un personaggio che è riuscita a cambiare le sorti e il destino del popolo ebraico.  Il libro della Fiorito è la biografia di Golda Meir ma è anche il racconto della nascita di Israele innestato nelle vicende del  XX e che quasta donna riesce a cambiare. Golda Meir dalla Kiev zarista, segnata dai continui pogrom contro il popolo ebreo, con la sua famiglia emigra in America per sfuggire alle feroci persecuzioni  antiebraiche. Dopo aver lasciato gli studi per aiutare la famiglia, li riprende insieme alla attività  politica, coltivando il sogno sionista della fondazione dello Stato di Israele che però è “ancora una nebulosa”. Nel 1921  con il marito parte per Tel Aviv e da quel momento Golda Meir lavora instancabilemnte per realizzare il sogno di una nazione per gli ebrei.

Golda Meir, in un mondo dove la politica è esclusivo appannaggio degli uomini, diventa Ministro del Welfare dello Stato di Israele e nel 1956, prima donna al mondo, Ministro degli Esteri, fino a diventare, nel 1969, primo Ministro. La donna Gola Meir è una donna  amata e detestata ma è una donna appassionata e con un grande amore per l’umanità. È stata la madre, non solo dei suoi figli, ma di tutto il popolo ebraico. Una donna determinata, fiera, tenace e impavida, consapevole del suo ruolo, ma una donna amorevole, anche se ha pianto una sola volta: il giorno della risoluzione dell’ONU per l’indipendenza dello Stato di Isreale il 14 maggio 1948.

Per quanto sia stata definita anche  guerrafondaia, ha sempre perseguito la pace ma ha sempre dovuto difendere Israele e i suoi figli e a proposito della pace disse ” Avremo la pace quando gli arabi ameranno i loro figli più di quanto odino noi.” 

E ancora durante lo storico incontro in Vaticano del 1973 con Palo VI che lamentava certi conìmportamenti poco “misericordiosi” la Meir  rispose “Santità  sa qual’è il mio primo ricordo? Un pogrom a Kiev. Quando eravamo misericordiosi, quando non avrevamo una patria , quando eravamo deboli, siamo stati portati nelle camere a gas”