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Frosinone, scoperta una base di spaccio: tre persone in manette.

Continua ad essere alta l’attenzione dei Carabinieri sulla città di Frosinone, dove i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone hanno effettuato un’altra operazione antidroga.

I Carabinieri del NOR, impegnati nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, supportati dalle unità cinofile giunte da Roma Ponte Galeria, hanno notato uno strano andirivieni di persone da una palazzina nella zona Scalo, intuendo che uno dei diversi appartamenti potesse essere ospitare un’attività di spaccio.

Individuato l’appartamento giusto, i militari vi hanno fatto irruzione, mentre gli occupanti   tentavano di disfarsi dello stupefacente attraverso il water, senza tuttavia riuscire nel loro intento. I Carabinieri infatti, dopo aver effettuato un’approfondita perquisizione dell’abitazione, hanno ispezionato anche le condotte fognarie, sequestrando  15 grammi di cocaina sigillati da un cellofan, recuperati nel pozzetto terminale di una condotta fognaria.

L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono stati trovati una dose di circa 2 grammi di hashish, 2 bilancini di precisione intrisi di sostanza stupefacente, 350 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita e materiale utile al confezionamento delle singole dosi. L’appartamento era inoltre salvaguardato e “protetto” da un sistema di telecamere a circuito chiuso, utilizzato per monitorare gli ingressi dell’abitazione e che ha consentito agli occupanti di gettare lo stupefacente negli scarichi quando hanno visto l’arrivo dei Carabinieri.

Al termine delle operazioni i militari hanno proceduto pertanto all’arresto delle persone che si trovavano all’interno dell’appartamento: un 47 enne residente a Ceccano, una 41enne residente a Ferentino ed un 28enne albanese domiciliato a Torrice, risultato clandestino sul territorio nazionale. 

Nel tardo pomeriggio, l’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Frosinone, che ha disposto per tutti l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza in attesa del processo.

È obbligo rilevare che gli indagati, destinatari della misura cautelare, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, e la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.