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Imprese: innovazione e startup, da Regione Lazio piano da 75 milioni per capitale di rischio

Sostenere la crescita e il consolidamento delle imprese e startup del territorio. E’ quanto prevede la nuova strategia sul capitale di rischio, lanciata dalla Regione Lazio con un innovativo programma d’interventi, gestito da Lazio Innova attraverso una dotazione complessiva di 75 milioni di euro. Il piano è stato presentato questa mattina, presso la sede della giunta regionale a Roma, dalla vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli, dal presidente Italian business angel network, Paolo Anselmo, dall’amministratore delegato e direttore generale di Cdp Venture capital Sgr, Agostino Scornajenchi, dal direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini, e dal presidente di Lazio Innova, Francesco Marcolini.
L’obiettivo della Regione è di creare condizioni piú favorevoli affinchè il Lazio diventi un polo attrattivo del “fare impresa” innovativo, con una nuova strategia attuata da Lazio Innova, nell’ambito della programmazione comunitaria Pr Fesr 2021/2027.La nuova strategia sará attuata da Lazio Innova, societá in house con una consolidata esperienza nel settore.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli – è rafforzare l’offerta di capitali e servizi per il territorio, utilizzando al meglio le opportunitá offerte dagli aiuti di Stato attraverso diversi strumenti integrati con diversi canali di scouting, per trasformare il Lazio in un forte attrattore di operatori specializzati e di imprese innovative in settori altamente tecnologici, prioritariamente in fase early stage – ha sottolineato -. Si tratta di una strategia moderna e innovativa che mira a fare crescere un’opportunitá straordinaria, che ci viene richiesta dai grandi segmenti economici. Parliamo dello spazio, dell’aeronautica, del biotech e dell’intelligenza artificiale. Ci chiedono le grandi imprese di favorire le startup innovative perchè si punta all’innovazione ad alto livello per essere competitivi a livello internazionale ed europeo”. Angelilli ha spiegato che si parte da fine settembre, individuando un comitato di valutazione, “ci sará poi a novembre un grande evento di networking perchè dobbiamo far parlare tutti i protagonisti e operatori, le imprese e chi intende finanziare il venture capital e a gennaio partiranno le call. Vogliamo offrire al panorama degli interessati tante opportunitá e flessibilitá, facendo partecipare piú soggetti possibili. Nel Lazio abbiamo giá 1600 startup innovative, quindi siamo molto forti in Italia ma dobbiamo crescere ancora di piú perchè l’innovazione è la chiave dello sviluppo e della competitivitá. La Regione Lazio è la seconda economia italiana, e deve avere le carte in regola per questa sfida”, ha concluso Angelilli.

Con questo nuovo stanziamento “mettiamo all’incirca 75 milioni che vanno su tre assi principali: da una parte un contributi come fondo di fondi, quindi va ai fondi di investimento attraverso una procedura pubblica che investono nel Lazio ventur capital, mettendo una loro quota – ha aggiunto il presidente di Lazio Innova, Francesco Marcolini -. D’altra parte investiamo noi direttamente con li strumento del venture capital e la terza parte è uno strumento che va verso gli acceleratori. Stiamo sempre parlando di intervento nel capitale delle aziende con una exit negli anni successivi, nelle realtá che abbia veramente tecnologie innovative in grado di creare ricchezza. I fondi che si aggiudicano questo finanziamento regionale devono metterci una loro parte di quota, quindi giá attraggono investimenti. Stiamo lavorando con la Cassa deposito e prestiti con un fondo congiunto tra Lazio Innova, la Regione Lazio e Cdp, dove quest’ultima mette un pari importo per attrarre capitale di rischio”, ha affermato.

I quattro strumenti di venture capital sono in parte una evoluzione dei precedenti e in parte del tutto nuovi. In particolare, Lazio Venture 2 (Lv2), un fondo di fondi che investe in uno o piú fondi di venture capital, da selezionare con un call pubblica, e ha l’obiettivo di creare almeno un fondo dedicato esclusivamente al Lazio, oltre a poter replicare lo schema dei fondi paralleli introdotto in Italia con Lazio venture nel 2017. Questo fondo ha una dotazione prevista di euro 44,6 milioni di euro, e nelle prossime settimane verranno aggiunti 7 milioni di euro nell’ambito della modifica in corso del Pr Fesr 21-27. Venture Tech Lazio (Vtl), è il nuovo fondo di fondi che, con una dotazione di 12,04 milioni di euro, opera attraverso uno schema contrattuale selezionando venture accelerator qualificati che forniscono sia capitali che servizi per lo sviluppo delle startup. Tt Venture Lazio (Ttvl), un nuovo fondo diretto che ha l’obiettivo di generare impresa innovativa dal mondo della ricerca con una dotazione di 3,31 milioni di euro. Il nuovo fondo è parte integrante del programma di pre-accelerazione in ambito tech transfer della Regione Lazio gestito da Lazio Innova. E ancora, il fondo diretto Innova venture 2 (Iv2), si focalizzerá su investimenti diretti in startup/imprese, anche piú resilienti o con modelli di business meno scalabili, insieme a co-investitori indipendenti con una dotazione di 5,25 milioni di euro. Per i gestori di venture tech Lazio e quelli dei fondi dedicati al Lazio di Lazio venture 2, sono inoltre previsti contributi per 2,3 milioni di euro per rafforzare le attivitá di scouting nella Regione. Il nuovo sistema di strumenti opererá in una logica di filiera e rete, mirando a stabilire una partnership istituzionale con Cdp venture capital nell’ambito di Lazio Venture 2, principale attore del capitale di rischio in Italia.

La Regione Lazio è stata tra le prime a sviluppare misure pionieristiche a favore dell’innovazione “con forte ricaduta sul territorio con l’obiettivo di creare nuove imprese che sappiano cogliere le opportunitá offerte dalle nuove tecnologie anche di frontiera – ha spiegato l’amministratore delegato e direttore generale di Cdp Venture capital Sgr, Agostino Scornajenchi -. Come principale gestore di venture Capital in Italia siamo a disposizione per condividere il modello di co-investimento giá operativo con altre realtá locali, volto ad integrare le nostre competenze specialistiche con la profonda conoscenza del potenziale di ciascun territorio che solo gli enti locali possono avere, allo scopo di massimizzare la ricaduta degli investimenti a supporto dei programmi di accelerazione, delle iniziative di trasferimento tecnologico e delle nuove imprese in tutte le fasi del loro ciclo di vita”, ha concluso. Il primo passo per l’attuazione della nuova strategia sará la pubblicazione, nelle prossime settimane, dell’avviso pubblico per la selezione del Comitato di Investimento indipendente che assumerá le decisioni di investimento, gestione e disinvestimento dei quattro fondi. A partire da inizio dell’anno prossimo, verranno pubblicate le call relative ai diversi fondi e definite le modalitá di collaborazione con Cdp venture capital, con l’obiettivo di dare pieno avvio operativo a tutti gli strumenti del Pr Fesr 21/27 entro il primo quadrimestre 2025.