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Frosinone, Bus rapid Transit: gruppo FutuRa: “Risposte controverse”

“L’ambiente, per le amministrazioni,  è un argomento spesso invocato nel momento in cui sembra si debbano spiegare le progettualità. Anche per il BRT di Frosinone è valsa tale regola. Il BRT è stato da noi gruppo FutuRa accolto come una vera opportunità per la città, che abbiamo convintamente sostenuto, un approccio valido alla mobilità sostenibile, una vera rivoluzione per far fronte all’inquinamento atmosferico che continua a  minacciarci  e ha reso Frosinone  tristemente famosa per la gravità della  rappresentatività delle polveri sottili”.

“Come amministratori  stiamo  perdendo un’occasione unica di cui  necessariamente dobbiamo riappropriarci, recuperarne la progettualità senza dimenticare, però, di adattarla  al benessere della collettività ed alla realtà territoriale , comprendendone prima  e facendone  comprendere, poi, il significato vero , senza  lasciarsi andare ad una   propaganda trionfalistica dal sapore elettorale con cui  si magnifica  la nascita di una città smart, del futuro che, qualora si continui  a dimostrare un’evidente ed innegabile  difficoltà operativa oltre che progettuale,certo non nascerà”.

” Stiamo perdendo l’occasione per superficialità, approssimazione,forse supponenza nel rifiutare i suggerimenti di chi vive la città. Rispetto BRT e viabilità, da parte dell’amministrazione le risposte   giungono controverse,  frammentarie,deludenti, poco chiare e non esplicative. La città si è ritrovata, dalla notte al giorno dopo,  con un’improbabile pista ciclabile ad anomalo senso unico su via Marittima, senza spiegazione. Tutti noi amministratori dobbiamo evitare  la morte civile di Frosinone e soprattutto di Frosinone bassa che vive  tra pezze di asfalto sui buchi, strade a senso unico,traffico impazzito incanalato su strade secondarie e collaterali, con lavoratori  in crisi identitaria ed  economica”.

“Forse è il caso di riconsiderare l’approccio complessivo di come porsi nell’amministrare, di rimboccarsi le maniche ed adattare il modello di solerzia e attenzione a tutt’oggi perseguito per mantenere l’equilibrio politico,alla buona pratica amministrativa.  L’amministrazione, a nostro avviso, viene  percepita  a gestione oligarchica sovente eterodiretta, che non comunica né partecipa efficacemente scelte e decisioni alla collettività. Paradigmatico, a titolo esplicativo, il sagrato della Chiesa Sacra Famiglia. A prescindere che debba essere o meno tratto di passaggio del BRT e/o di traffico veicolare, gli steccati,le incomprensioni e le contrapposizioni,a nostro avviso, si sono create   proprio per  la mancanza di comunicazione e partecipazione dei motivi della scelta  agli altri. Da un’ipotesi iniziale di possibile transitabilià caldeggiata da alcuni,  l’amministrazione ha deciso per la non transitabilità assoluta  senza  spiegazione e motivazione  né tecnica, né urbanistica, né estetica, né funzionale, né religiosa, tantomeno filosofica . E’ parsa un’imposizione non  discutibile,quasi  un  capriccio arrogante, ravvisato come   irritante e risultato ,infine, divisivo. Compito di noi consiglieri intercettare gli umori  della città, portarli all’attenzione generale e cercare, ove possibile e quando permesso, soluzioni e correzioni condivise tra gli organi decisori dell’amministrazione: Sindaco ed Assessori, affinché  ogni opportunità, come il BRT, non si trasformi in calamità, nonostante la disponibilità di copiosi fondi”.

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