Regione Lazio, Rocca: in sanità abbiamo voltato pagina
“Oggi è proprio un voltare pagina”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che nella sede della giunta regionale insieme all’assessore regionale al bilancio, Giancarlo Righini, ha illustrato le novità sui conti della sanità.
La Corte dei Conti del Lazio – come è stato ricordato oggi nel ripercorrere gli ultimi anni – non ha certificato i conti della sanità del 2022, con la conseguente apertura di due inchieste della magistratura. Rocca a quindi sottolineato che con la sua giunta ha dovuto correre immediatamente ai ripari per affrontare il disavanzo di 218 milioni di euro della sanità per l’esercizio finanziario 2022, con una proiezione negativa di 738 milioni di euro per il 2023. Nei bilanci delle Aziende sanitarie inoltre erano presenti fondi di dotazione negativi per quasi un miliardo.
“Noi siamo riusciti a fare un lavoro contabile enorme che ci consente di pensare di uscire dal piano di rientro gia’ dal 2026″ L’uscita dal piano di rientro significa avere una capacita’ di programmazione della spesa sanitaria piu’ flessibile – ha aggiunto Rocca – oggi ogni decisione la dobbiamo comunicare a un tavolo presso la ragioneria generale dello Stato con un rallentamento dei tempi e delle scelte”.
“Una situazione grave – ha spiegato Righini – che minava la sostenibilità del Servizio sanitario. Dunque si è messa mano alle principali leve di spesa, eliminando la spesa improduttiva e puntando su quella che la giunta Rocca definisce “spesa buona”, in grado di tradursi in servizi per i cittadini. Con la revisione contabile, la giunta Rocca ha poi ridotto i fondi di dotazione negativi per circa mezzo miliardo di euro, stanziando ulteriori 475 milioni di euro a favore delle Aziende sanitarie per la definitiva copertura finanziaria degli stessi. Questo ha consentito di riportare i conti in equilibrio, riducendo il disavanzo del 2022 a 129 milioni di euro e chiudendo l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile. Dunque sono state così svincolate risorse per 134 milioni di euro, 43 milioni del 2022 e 91 milioni di euro del 2023, che saranno immediatamente disponibili per migliorare l’efficienza dei servizi dei cittadini, tra cui il trasporto pubblico locale. Si sono così create le precondizioni per avviare la fase di uscita dal piano di rientro iniziato nel 2007, è stato spiegato oggi, a Regione Lazio potrà così tornare in possesso degli automatismi fiscali: infatti, le aliquote saranno tutte di competenza regionale e, grazie all’esito delle operazioni di consolidamento, si metterà in campo una manovra fiscale strutturale, coerente con quella nazionale, di riduzione significativa per i redditi più bassi, a partire dal 2027. Parallelamente, l’amministrazione regionale ha messo mano a importanti investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori.
Nel dettaglio: 14mila assunzioni, per un investimento strutturale di 661,5 milioni di euro; 329 grandi apparecchiature entro il prossimo dicembre, di cui ben 241 macchinari già attivi negli ospedali del Lazio per un investimento di 102 milioni di euro; 35 ospedali di comunità e 131 case di comunità per 102 milioni di euro e 161 milioni di euro;
59 Centrali operative territoriali, per 20 milioni di euro e già attive. Rocca e Righini si sono detti soddisfatti del lavoro fino a qui intrapreso e che l’impegno sulla sanità continua come assicurato ai cittadini nel corso della campagna elettorale.