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Dimensionamento scolastico regionale: riforma miope per la provincia di Frosinone

Il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta Rocca sta suscitando molte perplessità. Quattro gli accorpamenti stabiliti e nessun nuovo indirizzo di studio per la provincia di Frosinone. Critiche da parte di Flc-Cgil.

Primo ciclo: un accorpamento e pochi spiragli

La principale novità nel primo ciclo riguarda la creazione di un nuovo istituto comprensivo, che accorpa l’Istituto Comprensivo “San Tommaso D’Aquino” di Aquino e i plessi scolastici di Roccasecca, con sede legale ad Aquino. Tale decisione provoca pertanto la soppressione dell’Istituto Omnicomprensivo e del relativo Istituto Tecnico Economico di Roccasecca.

Unico elemento positivo: la decisione di mantenere in vita due istituti comprensivi sottodimensionati, quello di Guarcino, grazie al suo status di comune montano, e quello di Sant’Elia Fiumerapido, che si avvia a superare la soglia dei 600 alunni. Queste conferme appaiono più un atto dovuto che una scelta strategica.

Secondo ciclo: accorpamenti che penalizzano il territorio

Il secondo ciclo vede invece scelte che stanno scatenando il malcontento generale. Tra gli accorpamenti decisi figurano:

  1. L’aggregazione dell’Ipsseoa “Buonarroti” di Fiuggi all’IIS “Marconi” di Anagni, giustificata dal sottodimensionamento del primo.
  2. L’unione dell’IIS “Baronio” di Sora al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Sora.
  3. L’accorpamento dell’IIS “Medaglia d’Oro Città di Cassino” all’IIS “San Benedetto”.

Le decisioni su “Baronio” e “Medaglia d’Oro” rappresentano un colpo pesante per la storia e l’identità di entranbi gli istituti. Il “Baronio” di Sora, in particolare, è un’istituzione centenaria. Nonostante le richieste avanzate dalla Provincia di Frosinone e il trend di iscrizioni in crescita, la Regione Lazio ha deciso comunque di procedere con l’accorpamento.

Pure la soppressione dell’autonomia del “Medaglia d’Oro” di Cassino, istituto con 75 anni di storia, non è piaciuta. La decisione riduce ulteriormente l’offerta formativa tecnica ed economica sul territorio.

Nuovi indirizzi di studio: richieste ignorate

Ancora più pesantie è la totale assenza di nuovi indirizzi di studio, nonostante le proposte avanzate dall’amministrazione provincia per rispondere alle esigenze occupazionali e formative del territorio. Tra le richieste respinte figurano: Un liceo musicale all’IIS “Alighieri” di Anagni. Indirizzi di Enogastronomia (Ipsseoa di Ceccano), Amministrazione-Finanza-Marketing (Ite di Ceprano) e Informatica e Telecomunicazioni (Itcg di Anagni). Un liceo musicale all’IIS “Carducci” e al “Varrone” di Cassino. Un indirizzo “Sistema Moda” all’Itis “Majorana” di Cassino.

“Il pasticcio del dimensionamento della rete scolastica è il pacco di Natale che la che la regione Lazio ha donato a studenti famiglie e lavoratori del mondo della conoscenza” . A muovere critiche è la segretaria della federazione di Frosinone e Latina della Flc-Cgil, Clelia Allocca, che boccia il piano varato, in partiolare per quel che riguarda la città di Cassino dove dal prossimo anno scolstico è previsto l’accorpamento tra l’IIS “San Benedetto’ e l’IIS “Medaglia d’Oro”, ovvero l’istituto preofessionale ed alberghiero con quello del geometra.
“Nella provincia di Frosinone c’è una diminuzione della frequenza, soprattutto nella scuola secondaria”. Fa notare. “Il tavolo tecnico tra provincia e sindacati aveva approvato l’accorpamento delle scuole di Anagni e Fiuggi e anche quello dell’istituto comprensivo di Roccasecca e Aquino. Arbitrariamente, la Regione ha poi deciso di accorpare anche due scuole di Sora perché il Baronio presentava un numero di iscritto molto basso,”ma unire il San Benedetto di Cassino con il Medaglia d’Oro è follia! Non avevamo discusso dell’accorpamento di scuole così diverse, lontane didatticamente e geograficamente All’interno della discussione, invece, già da tre anni – prosegue Allocca – avevamo proposto la riorganizzazione delle scuole secondarie in Poli scolastici come è avvenuto a cassino per il pellecchia e l’itis”. Per la Flc-Cgil, “unire due scuole sparse per la città, senza alcun criterio, senza una struttura che le possa accogliere, ricadrà negativamente sulla didattica, sulla gestione di due scuole complesse e diverse in numerosi aspetti. L’accorpamento produrrà effetti devastanti: tagli alla dirigenza scolastica, Dsga, personale amministrativo, collaboratore scolastici e docenti. Impoverire così tanto l’offerta formativa in una città che si trova al confine con un’altra regione non farà altro che favorire la dispersione scolastica e l’allontanamento degli alunni verso le regioni di residenza”. Stando a Flc-Cgil “gli alunni di queste regioni, prima, nonostante i precari mezzi di trasporto facevano di tutto per raggiungere le istituzioni scolastiche del cassinate, che hanno sempre offerto una eccellente e varia offerta formativa. Adesso questa politica di tagli arbitrari che impoverisce un territorio già notevolmente devastato dalle sciagurate politiche di questo governo è un amaro regalo di Natale per una popolazione già duramente colpita”.