Voci dal Palazzo – Grandi manovre nella giunta Mastrangeli?
Le Voci dal Palazzo sono tornate all’opera. Bisbiglio prolungato e soffiate clandestine da due o tre giorni si susseguono circa eventuali, possibili, probabili, chissà se vere, riunioni con all’ordine del giorno principale la sistemazione della maggioranza che governa Frosinone.
Ecco, di seguito, un assaggio delle indiscrezioni che, come tali, non hanno di per sé credibilità assoluta e necessitano di conferme per ora non giunte. Prendiamole come un passatempo da rientro dalle vacanze.
Vacanze che, sempre secondo i pettegolezzi da Palazzo, sarebbero state agitate e dense di operosità nella cerchia del sindaco Mastrangeli ma anche dell‘ On.Nicola Ottaviani, il quale, pare, sembra, si dice, abbia trovato dieci minuti per dedicarsi anche ai problemi di Frosinone, finalmente libero dai salotti televisivi di tutt’Italia e di tutte le frequenze.
Ecco di che si parla: dell’ingresso in giunta della consigliera di Fratelli d’Italia Alessia Turriziani al posto di Paolo Fanelli, il quale resterebbe comunque in Consiglio Comunale.
Si parla di ridistribuzione delle deleghe ai consiglieri, dunque non di un vero rimpasto, per permettere l’ingresso con responsabilità di Claudio Caparrelli di Polo Civico e anche, in predicato, Andrea Turriziani della lista “Michele Marini”.
Non finisce qui. Le Voci si soffermano anche su un altro “predicato” anche se, sempre secondo quanto si bisbiglia, non imminente. Trattasi, dopo l’esplicitazione dell’appoggio esterno di Memmo Marzi alla maggioranza di Riccardo Mastrangeli, appoggio basato su alcuni precisi punti di programma, della possibilità che anche la consigliera della Lista Marzi, Alessandra Mandarelli, possa ricoprire un incarico in giunta con delega alla Polizia Locale lasciata libera dalla ex assessore Rotondi.
Ci sarebbero poi voci sui movimenti interni alla maggioranza. Indiscrezioni, per esempio, sul possibile ingresso del consigliere Alviani in Fratelli d’Italia e altre cose del genere ma, ripetiamo, senza alcuna pretesa di essere veritiere fino a quando non giungano conferme che, al momento, non ci sono.