Congresso PD – “Promessa Democratica” alla Schlein: “La tua ventata di novità a Frosinone non è arrivata”
Il congresso provinciale del Partito Democratico di Frosinone continua a produrre un dibattito rovente dopo l’iniezione di tessere del responsabile regionale del partito. La direzione regionale, riunita con un unico punto all’Odg, il congresso ciociaro appunto, è durata pochi minuti per procrastinare al 20 del mese in corso il termine per la presentazione delle candidature alla segreteria.
Notizia della giornata però è la lettera della componente che fa capo a Gianni Cuperlo , “Promessa Democratica”. Nella lettera chiedono alla segretaria nazionale, dopo aver ribadito il problema della distribuzione delle tessere ormai oggetto di protesta presente nei contenuti di diversi ricorsi e interventi, di prestare un attimo di attenzione a quando starebbe accandendo per il congresso del Pd di Frosinone perché, nonstante le varie richieste, fino ad ora in risposta sarebbe arrivato solo silenzio. I tre firmatari della lettera, Alessandra Maggiani, componente dell’Assemblea nazionale del Pd, Toni Pironi ed Ermisio Mazzocchi della Direzione provinciale del partito, sottolineano nella missiva come “la ventata di novità che l’elezione della Schlein alla segreteria nazionale ha portato non è arrivata a Frosinone”.
Di seguito la lettera:
“Cara Segretaria,
crediamo tu sia già a conoscenza di quello che sta avvenendo nella Federazione di Frosinone, e per questo riteniamo utile e doveroso contribuire alla riflessione con questa nota finalizzata non solo a sottolineare avvenimenti, assai gravi, che minano la credibilità del partito e mettono in discussione lo svolgimento trasparente del congresso, ma anche a sollecitare una maggiore attenzione da parte degli organismi di garanzia regionali e nazionali finora gravemente silenti.
Già nel momento della nomina della Commissione per il Congresso, abbiamo fatto presente come ‘Promessa Democratica’ che la composizione della stessa non fosse rispondente alle previsioni di Statuto e Regolamenti, perché non rappresentava le sensibilità del partito e perché non rispecchiava gli equilibri di genere. Soprattutto abbiamo sottolineato che la commissione proposta non avrebbe potuto svolgere funzioni di garanzia perché escludeva proprio chi non si era schierato con nessuna delle parti contendenti, creando di fatto un meccanismo conflittuale che non garantisce una serena gestione del percorso democratico. Quanto premesso – in aggiunta alla anomalia che un presidente di una commissione di garanzia sia stato nominato presidente della commissione congressuale – ci ha spinto a depositare un ricorso il 4 dicembre scorso a cui nessuna Commissione di garanzia ha dato seguito. Un silenzio acquiescente degli organismi di garanzia regionali che sono evidentemente più preoccupati di conservare assetti di potere che la democrazia interna e il rispetto delle regole.
Le cose sono deflagrate definitivamente il giorno in cui il responsabile organizzazione del PD Lazio, ha distribuito brevi manu e senza nessun criterio 1200 tessere inquinando in modo irreversibile il tesseramento e il percorso congressuale.
Il tutto – ripetiamo – nel silenzio totale degli organismi di garanzia a tutti i livelli.
Siamo ancora tra coloro che ritengono il congresso un momento di massima espressione di democrazia attraverso il sano e trasparente confronto tra diverse piattaforme politiche. Un momento in cui anche il semplice iscritto ha diritto di partecipare ad una discussione che sia incardinata sui problemi e sulle prospettive anche preoccupanti della nostra provincia: accentuata deindustrializzazione, famiglie border-line poco sopra la soglia di povertà, aumento di abbandono scolastico e neet, anziani soli per cui non ci sono accessi ai servizi.
Tutto questo non troverà spazio nel nostro congresso perché il dibattito sarà solo tra personalismi contrapposti.
Da anni gli organismi dirigenti sono svuotati di ogni autonomia e contenuto perché frutto di una selezione tribale dei componenti. La conflittualità odierna è, infatti, frutto del silenzio che ha lasciato spazio a chi utilizza il potere interno solo per affermazione personale.
Quando ti abbiamo eletto, abbiamo sperato che la ventata di novità che ci ha rigenerato arrivasse anche a Frosinone. Ad oggi non è così e si ripropongono le stesse dinamiche già viste per decenni, che hanno soffocato questo partito.
Per tali motivi riteniamo importante che ci sia un gesto concreto della tua attenzione anche sul nostro piccolo territorio di provincia. Un segnale concreto per chi, come noi, ha a cuore il bene del Partito e per i ragazzi che vengono ad iscriversi ancora fiduciosi che la politica possa essere uno strumento per costruire un futuro migliore.
‘Promessa Democratica’ di Frosinone è a tua disposizione e a disposizione del Partito per qualsiasi iniziativa tu voglia intraprendere”.