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La castrofe ZES Unica evidenzia già i suoi effetti, Schietroma (PSI) “avverte” che la resurrezione ex Videocon sta per svanire

Il catastrofico effetto “ZES Unica del Sud” si manifesta già in tutta la sua virulenza. E’ proprio così se è vero, come denuncia il segretario regionale del PSI, Gian Franco Schietroma, che il sogno della resurrezione dello stabilimento ex Videocolor (poi Videocon) di Anagni, potrebbe già sfumare dopo soli cinque anni.

Schietroma, in una nota, si dice costretto a intervenire di nuovo “nella vicenda della Cardinale Ferramenta Spa – la società che ha acquistato lo stabilimento ex Videocon con i benefici dovuti a un’iniziativa dell’allora ASI di Frosinone – perché, in questi giorni, sono emersi ulteriori elementi a conferma che detta azienda ha avviato l’iter per trasferire in Campania le attività produttive esercitate nello stabilimento di Anagni (…).

Tutto ciò si evince – continua Schietroma – dalle lettere che in questi giorni sono state recapitate ai lavoratori, nelle quali, tra l’altro, si indica metà giugno 2025 quale data prevista per la cessazione della sede operativa di Anagni”.

Poi il segretario regionale socialista fa una amara considerazione politica: “Ora la domanda nasce spontanea: di fronte a questi avvenimenti, che comportano il venir meno ad Anagni di circa cento posti di lavoro, cosa fanno coloro che governano la Nazione e la Regione Lazio? Per ora nulla e il silenzio è veramente assordante, di fronte a un fenomeno molto grave, che va ben oltre la vicenda della Cardinale Ferramenta perché la mancanza della ZES rischia di produrre numerosi casi analoghi in provincia di Frosinone.

Peraltro trovo davvero incredibile che ad interessarci del problema siamo solo noi Socialisti, che, però, come è noto, siamo all’opposizione sia rispetto al Governo Nazionale che alla Regione Lazio”.

Una critica quella di Schietroma che colpisce, dunque, non solo le forze di governo ma anche quelle dell’opposizione. Schietroma ha ragione da vendere perché dello stabilimento di Anagni non si occupa nessuno tranne i socialisti; non è però esatto che nessuno si stia occupando della tragedia ZES perché va riconosciuta l’iniziativa parlamentare dell’On. Nicola Ottaviani che ha visto i suoi emendamenti bocciati dal Ministero e che ha annunciato il ricorso agli organismi europei entro la fine di questo mese. Sarebbe il caso che tutti i rappresentanti politici del Lazio Meridionale e del Reatino facessero fronte comune in questa battaglia perché, com’è evidente, stare fuori dalla ZES unica del Sud per questi territori vuol dire il disastro più totale.

Dario Facci

Giornalista, fotoreporter e videomaker. Suoi articoli sui quotidiani: L’Unità, La Repubblica, sui mensili Lo Stato delle Cose, Qui Magazine, Numero Zero, To Be, O. Ha lavorato presso le redazioni di RadioTeleMagia, RTM Televisione, TVN Televisione; ha condotto una trasmissione presso RadioDay. Ha diretto entrambi i quotidiani frusinati Ciociaria Oggi e La Provincia Quotidiano; coordinatore dell’edizione provinciale del quotidiano L’Opinione diretto da Arturo Diaconale; direttore del bimestrale di cucina professionale Accademia del Buongustaio; direttore del mensile Perté, del settimanale Perté Week e del quotidiano online Perté Online. Suoi articoli appaiono su TG24.info, sul quotidiano online TuNews24.it e sul settimanale cartaceo Tu News. È autore dei blog dariofacci.it e lacucinadellazio.com. Sue fotografie sono state pubblicate da giornali italiani ed esteri.