Partito Democratico – Angelo Pizzutelli si slega le mani
Il capogruppo del Pd al Comune di Frosinone si è dimesso “in tronco”. Angelo Pizzutelli da molto tempo denunciava disagio e scontentezza nei confronti dell’establishment del partito provinciale. Ora adduce i motivi già più volte rilanciati per compiere un gesto che ha del clamoroso. In situazioni diverse sarebbe stato immediatamente derubricato a una richiesta di maggiore attenzione. Oggi non è facile le dimissioni di Pizzutelli potrebbero essere qualcosa di più profondo. L’ormai ex capogruppo si scaglia contro la vuotezza della proposta politica del partito, soprattutto per quel che riguarda Frosinone; si oppone alla preferenza sempre di altre realtà; pare si sia molto lamentato per la sottovalutazione del suo innegabile peso elettorale nel Capoluogo, specie per la scarsa considerazione nella segreteria del partito.
Difficile però, allo stato attuale delle cose che riguardano la liquidissima situazione politica di Frosinone, non pensare che un pezzo da novanta come Angelo Pizzutelli non possa pensare anche ad altro. Del resto non sembra che sia mai stato eletto ad alfiere del partito e, per esempio, una sua candidatura a sindaco di Frosinone (che giustamente avrà pensato potesse essergli offerta) non è mai neanche stata ipotizzata. Del resto la dietrologia è il più acuto tra i vizi italici ed è possibile credere che dietro le dimissioni di Angelo Pizzutelli ci sia dell’altro oltre alla delusione. Magari la visione di altre prospettive. Specialmente se tra le dichiarazioni del consigliere si legge chiaramente la volontà di avere le mani libere: farà opposizione per i fatti suoi, si ritiene libero di valutare in modo autonomo le scelte nei confronti del Partito Democratico e del Comune di Frosinone.
In altri tempi, accertata la veridicità di una simile situazione, quanto esposto comporterebbe l’estromissione immediata dal partito. Ovviamente non oggi.



