Transizione energetica, botta-risposta tra Antonellis (Azione) e De Angelis sul ruolo delle partecipate ciociare che si occupano di ambiente
“Abbiamo posto il problema del ruolo dell’APEF nella transizione energetica, non come soggetto di produzione energetica ma di promozione, ed organizzazione, dei soggetti più deboli, dei soggetti produttivi, soprattutto piccole e medie aziende, per utilizzare le norme a sostegno nel settore energetico. Sono state promosse, ad esempio, le comunità energetiche in provincia?”. L’affondo è di Antonello Antonellis (Azione).
“Di certo non potevano essere azioni autonome dei dipendenti, ai quali va tutto il nostro sostegno per l’attività quotidiana, e non abbiamo certamente indicati loro come responsabili di queste difficoltà. Al contrario – spiega Antonellis – abbiamo chiesto di selezionare il personale che serve a renderlo meno precario e professionalmente più performance, dentro un quadro di sviluppo a medio-lungo termine della società. Abbiamo chiesto di individuare le figure professionali anche attraverso l’Università, o percorsi condivisi. Di certo non lo facciamo in modo sguaiato e populistico di certe forze politiche, che ora governano, quando erano opposizione, quando era tutto un abbaiare ai modi di assunzione, all’appartenenza partitica degli assunti. Come cambiano i tempi, come si capovolge la situazione…”.
“Vorremmo trovare le risposte ai nostri quesiti non solo sui giornali da parte del Presidente APES, ma sul sito dell’Amministrazione Provinciale, dove dovrebbe esserci il Bilancio dell’APEF. Lì i cittadini potrebbero verificare l’attività della società, i costi, il numero del personale impiegato, i criteri delle assunzioni, gli obiettivi futuri. Chiediamo altresì al Presidente dell’APEF, al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, ed ai Consiglieri, che hanno votato il Bilancio 2025 dell’Ente, al quale dovrebbe essere allegato il Bilancio APEF, di rendere pubblico questi atti amministrativi – conclude – nell’interesse questo si dei cittadini, per il quale siamo disposti ad interessare il partito sul piano nazionale e parlamentare”.
La replica dell’amministratore di Apef, Fabio De Angelis
“In merito alle dichiarazioni rilasciate dal segretario provinciale di Azione, Antonello Antonellis, è doveroso fare chiarezza. Le affermazioni riportate sulla stampa rischiano di disinformare i cittadini. L’Agenzia Provinciale per l’Energia Frosinone scarl, nella sua forma e per le finalità originarie, non esiste più dal 2012. Costituita nel 2006 come Società consortile con la partecipazione di imprese private, l’Agenzia aveva l’obiettivo di promuovere l’uso dell’energia rinnovabile. Di fatto, però, l’unico progetto realizzato fu quello tristemente noto come “1000 pannelli fotovoltaici per la provincia di Frosinone”, passato alla cronaca nazionale come “la truffa dei 1000 gazebo”. Una vicenda che molti ricorderanno: 183 famiglie ciociare presentarono denuncia alla Procura della Repubblica e chiesero il risarcimento ad APEF per aver selezionato la società Energ.esco, poi sparita nel nulla dopo aver fatto sottoscrivere alle famiglie finanziamenti da 22.000 euro. La vicenda è nota alle cronache giudiziarie, meno note ma altrettanto chiare le responsabilità di chi “sponsorizzava” la Energ.esco. Anche nella scelta dei soci privati di APEF, la Provincia non fu fortunata. Una delle società, “TDI Research srl”, risultò in stato di fallimento, mentre gli altri soci vennero esclusi dal capitale per morosità delle quote consortili. Di fronte a questo disastro e in attuazione delle norme introdotte dalla Spending Review del 2012, la Provincia decise di trasformare APEF da consorzio in srl, modificandone radicalmente l’oggetto sociale e mettendola in condizione di operare esclusivamente come società in house”.
“Da allora – spiega De Angelis – APEF srl ha assunto un ruolo fondamentale nella gestione dei servizi strumentali dell’ente, occupandosi tra l’altro delle ispezioni sugli impianti termici, del supporto tecnico e amministrativo per i settori ambientali (qualità dell’aria, tutela delle acque, gestione rifiuti, bonifiche, procedimenti di AIA e AUA), e della manutenzione degli impianti elettrici, termici e idrici degli immobili provinciali. Tutto questo garantendo efficacia operativa ed efficienza economica, come dimostrano gli utili dei bilanci conseguiti regolarmente fino a oggi e consultabili nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale. Quanto al personale, i servizi sono svolti sia da dipendenti assunti direttamente, sia da lavoratori somministrati tramite agenzia interinale, selezionata con gara europea, come previsto dalla normativa. Dunque, definire Apef una “agenzia interinale” è fuorviante e offensivo nei confronti di chi, ogni giorno, lavora con serietà e competenza al servizio della collettività”.
“Infine, è bene ricordare che, a seguito della riforma delle società partecipate introdotta dal D.Lgs. 175/2016, gli enti possono detenere partecipazioni in società solo se svolgono servizi indispensabili al perseguimento dei propri fini istituzionali. Produzione di energia e servizi energetici a terzi – conclude – non rientrano tra i compiti della Provincia. Una norma nata proprio per evitare che si ripetano gli errori del passato”.



