Tav a Ferentino, Federlazio: “Una sfida per rilanciare la competitività del territorio”
“Accolgo con soddisfazione gli esiti del secondo tavolo operativo sulla realizzazione della Stazione Tav di Ferentino-Supino, convocato dal Ministro Matteo Salvini. In poche settimane si è registrata una straordinaria accelerazione: una roadmap definita fissa al 31 dicembre 2025, la conclusione dell’analisi costi-benefici e, in caso di esito positivo, la successiva pianificazione economico-finanziaria per l’inserimento dell’opera nel programma nazionale dell’Alta Velocità. Dopo dieci anni di impegno di Federlazio su questo tema, finalmente si intravede una luce in fondo al tunnel”. Sono parole di Domenico Beccidelli Presidente Federlazio Frosinone.
Beccidelli prosegue: “È emersa, infatti, una visione chiara e condivisa: la TAV non è più un obiettivo da discutere, ma una realtà strategica da realizzare. L’accordo trasversale tra istituzioni, mondo produttivo e associazioni, conferma che il campanilismo è superato; oggi si avanza insieme, con forza e determinazione. La scelta sull’ubicazione Ferentino-Supino è il frutto di una valutazione attenta, basata su criteri tecnici e logistici e sulla possibilità di trasformare la stazione in un hub strategico per il Lazio meridionale.
Non parliamo soltanto di un’infrastruttura ferroviaria, ma di un volano di sviluppo e competitività, paragonabile per impatto all’Autostrada del Sole. Un’opera capace di attrarre investimenti, innalzare gli standard di qualità della vita e del lavoro, e di favorire un contesto economico, dove soprattutto l’aerospazio, il farmaceutico e la logistica guardano con crescente interesse. Comunque è necessario oltre alla realizzazione della stazione TAV di Ferentino-Supino, mettere in agenda altri temi di assoluti interesse per il nostro territorio.
Il Lazio meridionale è a un bivio: servono scelte tempestive per invertire la decrescita del manifatturiero e contrastare lo spopolamento. Dobbiamo accompagnare la riconversione del settore automotive e del suo indotto, investendo tanto nelle infrastrutture materiali e immateriali, quanto nella formazione e riqualificazione delle maestranze.
È necessario avviare rapidamente la ZLS – Zona Logistica Semplificata e rendere effettivi i benefici delle zone C non predefinite, così come individuate nella Carta degli Aiuti di Stato recentemente modificata, per le province di Frosinone e Latina attraverso i decreti attuativi attesi da tempo. È altresì necessario avviare un’interlocuzione con Bruxelles sulla ZES – Zona Economica Speciale e sulla possibilità di una perimetrazione speciale limitata a singoli territori del Lazio.
Il treno ad alta velocità non è solo un’opera di trasporto: è una scelta di prospettiva. Significa avviare ragionamenti di lungo periodo, costruire un futuro competitivo e attrattivo per imprese e cittadini, con un’attenzione particolare ai giovani, che meritano una terra moderna e ricca di opportunità”.



