Alatri, ‘In Terram ad idem exemplum’: convegno con il professor Magli
‘In terram ad idem exemplum’, questo il tema del convegno che si terrà ad Alatri presso il salone dell’episcopio nella cattedrale alle 18 di venerdì. Ospite d’eccezione il professore universitario, astrofisico e archeoastronomo, Giulio Magli, specializzato nello studio delle relazioni tra l’architettura delle antiche civiltà e la disposizione della volta celeste.
Le mura poligonali attraversano millenni di storia e furono inventate e re-inventate da molte civiltà diverse, dai Micenei agli Ittiti, dagli Inca al Giappone feudale. Manca tuttavia ancora uno studio sistematico delle motivazioni, delle scelte e delle soluzioni tecniche dei loro costruttori. Questo è in particolare vero per le decine e decine di chilometri di mura megalitiche esistenti in Italia, in particolare nel basso Lazio, che vengono spesso attribuite (frettolosamente) tutte ai Romani o (fantasiosamente) a popoli di dubbia storicità. Nel panorama dei luoghi non sufficientemente studiati dall’Archeologia da una parte e assediati da teorie fantasiose dall’altra spiccano le acropoli: giganteschi manufatti “muti e distanti” dall’indubbio significato sacro e simbolico; tra questi, Norba, Circeo, Ferentino, e naturalmente Alatri. Una possibile chiave per comprendere qualcosa di più è l’Archeoastronomia nella sua moderna accezione di disciplina scientifica strettamente ancorata ai dati storici e archeologici disponibili. La conferenza si compone quindi di due parti: una introduzione ai luoghi e alla tecnica poligonale in Italia, e un approfondimento su cosa può dire l’Archeoastronomia sul significato di queste opere straordinarie.