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Incendiano un bosco, i carabinieri forestali arrestano tre persone

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Frosinone il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emanata dal GIP presso il Tribunale di Frosinone (due misure di custodia in carcere ed una agli arresti domiciliari) nei confronti di tre persone indagate per il reato di incendio boschivo doloso aggravato dai futili motivi. 

Le indagini sono state condotte dalla Procura presso il Tribunale di Frosinone e delegate al N.I.P.A.A.F. del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone hanno riguardato gli incendi boschivi che hanno devastato le località Monte Calciano e Monte Acuto nel Comune di Giuliano di Roma (FR), avvenuti rispettivamente in data 16.07.2022 e 28.07.2022.  Il Comando Carabinieri Tutela forestale e Parchi attraverso le articolazioni territoriali dipendenti e il Nucleo Informativo Antincendio boschivo (NIAB) con competenza nazionale, svolge le funzioni di prevenzione e repressione delle violazioni in ambito antincendio boschivo, anche al fine di assicurare alla giustizia incendiari, piromani e quanti si rendano responsabili di incendi boschivi di natura colposa. Nell’anno in corso nelle regioni a statuto ordinario si sono sviluppati 4.100 incendi boschivi e mentre su tutto il territorio nazionale sono state arrestate 17 persone per reato di incendio boschivo. 

La norma sanzionatoria applicata a tale fattispecie delittuosa è costituita dall’art. 423 bis del codice penale che prevede la reclusione da quattro a dieci anni. Vista l’elevata pericolosità del reato la norma consente di utilizzare attività tecniche di investigazione di alto profilo. Al fine di porre in essere le opportune azioni di polizia giudiziaria, l’Arma dei Carabinieri pianifica mirati servizi di controllo del territorio, nelle aree del Paese maggiormente interessate dal fenomeno criminale in parola. Tali azioni sono supportate attraverso l’acquisizione di strumentazioni dedicate e ricorrendo a metodologie scientifiche di indagine specificatamente elaborate a livello globale (Metodo delle Evidenze Fisiche), per individuare il punto di inizio dell’evento incendio boschivo e le cause scatenanti. A tal fine l’Arma dei Carabinieri, ha dotato i propri raparti specializzati di 900 zaini di repertazione tecnica e 40 fuoristrada AIB per un importo complessivo di investimenti pari €.4.600.000. 

Nel corso del 2022, al fine di innalzare ulteriormente il dispositivo antincendio boschivo, si è provveduto alla formazione tecnico-professionale specifica di n. 190 militari specializzati nelle tecniche investigative e di repertazione AIB.