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Criminalità, Regimenti: “Serve un patto tra istituzioni e società civile”

«Dopo l’allarme del Procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi,  anche il Comandante provinciale uscente dei Carabinieri della Capitale, Generale Lorenzo Falferi, che ringrazio per il grande lavoro svolto in questi anni, sottolinea come la lotta allo spaccio di droga a Roma sia una delle priorità anche per le ricadute che ha in tema di sicurezza», lo scrive in una nota Luisa Regimenti, l’Assessore al Personale, Sicurezza urbana, Polizia locale ed Enti locali della Regione Lazio.

«Combattere lo spaccio significa togliere il principale mezzo di sostentamento ed espansione della criminalità organizzata: per questo non basta la pur necessaria azione repressiva delle forze dell’Ordine ma occorre una grande alleanza tra Istituzioni e società civile per mettere in campo quelle misure di sostegno sociale e rilancio culturale in grado di togliere alle mafie il terreno fertile dove possono prosperare, soprattutto nelle periferie», aggiunge la Regimenti.

«Oggi le mafie sono diverse rispetto a trent’anni fa, sparano di meno ma hanno sviluppato maggiormente la loro capacità di infiltrazione nel tessuto socioeconomico e politico: un fenomeno purtroppo da cui non è esente anche il Lazio. Per la Regione il contrasto alle mafie e la sicurezza resta una priorità assoluta e attraverso l’Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza continueremo a monitorare la presenza criminale sul territorio. È molto positivo che anche al Governo, come ha ricordato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, la volontà sia quella di inasprire la lotta alla criminalità organizzata con misure che possano cancellare quelle zone d’ombra dove i clan agiscono. La strada è ancora lunga ma il percorso è quello giusto» conclude l’Assessore.