Sgarbi in sella al quad con l’arcivescovo: inarrestabile il neosindaco di Arpino
Dopo la riunione di Giunta in piscina, l’esuberante primo cittadino del paese di Cicerone fa nuovamente parlare di sé a livello nazionale. Tour tutto ciociaro tra musei, grotte, chiese e conventi per il Sottosegretario di Stato, accolto a braccia aperte da sindaci, carabinieri e cittadini. Poi, in serata, spericolata escursione fino ai confini dell’Abruzzo: al Santuario Grotta Rupestre Sant’Angelo di Balsorano campane suonate a festa a tarda notte
Il sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi continua a far parlare di sé con la sua innata irriverenza e le sue non comuni doti da trascinatore che lo hanno reso il personaggio eclettico che tutta Italia conosce. Da quando è stato eletto sindaco di Arpino, poi, sembra aver ritrovato una nuova energia, che lo sta spingendo a compiere ‘gesta’ mai viste prima, ‘profanando’ l’istituzionalità spesso troppo ingessata delle cariche pubbliche, politiche ed ecclesiastiche di uno Stato che, con lui, sta ritrovando una luce nuova, un nuovo modo di agire in modo deciso ed energico dal basso, dalla strada, dalla gente. Tra la gente. Ed è così che è stato anche questa volta.
Dopo la riunione di Giunta direttamente dalla piscina di un casale di Arpino, in una giornata assolata di fine luglio, fatta per discutere e trovare nuove strategie per far conoscere a tutti la potenza e la bellezza della meravigliosa terra di Cicerone, infatti, questa volta l’avventura del critico d’arte è partita all’imbrunire, in compagnia di un suo caro amico, il noto imprenditore Alessandro Casinelli. Vittorio Sgarbi su un quad tre posti ha deciso di inerpicarsi su per l’impervio e buio sentiero che conduce al Santuario Grotta Rupestre Sant’Angelo di Balsorano in compagnia di Monsignor Fabio Bernardo D’Onorio, arcivescovo emerito di Gaeta, legato fin da giovane alla Ciociaria poiché fece studi liceali presso l’istituto teologico dell’abbazia di Montecassino, oltre che originario di Veroli ed ex abate di Montecassino.
Dopo una giornata trascorsa a visitare Comuni, musei, grotte, santuari, conventi e chiese in ogni parte della Ciociaria, alla sera il primo cittadino di Arpino ha deciso di raggiungere il suggestivo Santuario di Balsorano, in provincia de L’Aquila ma ai confini con il Sorano. Reclutato il conducente del quad tre posti, dunque, il Sottosegretario di Stato ha fatto salire al centro del mezzo l’arcivescovo, facendogli indossare caschetto e giacca a vento, tra gli occhi increduli e sbigottiti dei presenti.
Dietro, di loro, in ‘processione’, un gran numero di persone che a piedi hanno seguito il mezzo: in prima fila anche il sindaco di Balsorano Antonella Buffone di Balsorano, stavolta senza tailleur e fascia tricolore ma con un comodo paio di scarpe da ginnastica, senz’altro indispensabili per raggiungere il luogo stabilito, ad oltre 900 metri di quota, sui monti ernici.
IL VIDEO CON I MOMENTI SALIENTI DELLA GIORNATA
Un cammino faticoso ma al tempo stesso suggestivo, quello da percorrere per giungere alla grotta di Balsorano, che ricordiamo si chiama grotta Sant’Angelo perché vi fu sempre venerato San Michele Arcangelo. Anticamente, all’interno della grotta, vi erano tre dipinti dell’Arcangelo. In tutto il Medioevo San Michele Arcangelo, infatti, veniva chiamato Sant’Angelo. La città del Gargano, dove si apre la famosa grotta e dove apparve, secondo la tradizione, l’Arcangelo San Michele, si chiama, dunque, monte Sant’Angelo. Giunti al Santuario, quindi, i sindaci Sgarbi e Buffone hanno suonato le campane, come da tradizione.