Arpino, Sgarbi: “Il Gonfalone come le grandi feste tradizionali siciliane e sarde”
Un parallelismo con le grandi tradizioni folkloristiche siciliane o sarde, che affondano le loro radici nel mito o nel simbolismo religioso. Per Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, nonché primo cittadino di Arpino, il Gonfalone è l’unica festa continentale che può essere paragonata a manifestazioni di antiche radici come quelle delle due isole. Fasce fino alle ginocchia, fazzolettone al collo e soprattutto ciocie ai piedi, il primo cittadino ha deciso di vestire il tradizionale abito ciociaro, ispirato al brigante De Cesaris, per aprire il corteo storico della 52esima edizione della tradizionale kermesse.
“L’unica festa che ho visto in continente, e che ha la stessa energia di quelle siciliane o sarde, è quella di Arpino”. Ha dichiarato al nostro quotidiano proprio durante la prova del costume tradizionale. “Tutto è generato – ha fatto notare – dall’identità ciociara e arpinate, basata su una potenza di sentimenti che finora solamente in Sicilia o in Sardegna avevo riscontrato. Ovvero in quei luoghi – ha aggiunto – dove si è mantenuta una forza emotiva e spirituale che altrove è ormai consumata”.
“La sensazione è che qui ad Arpino – ha argomentato – ci sia ancora una partecipazione di popolo che coincide con un sentimento profondo di identità e di valori”. Sgarbi con il supporto delle sarte, ha messo tutto se stesso per trasformarsi nel famoso brigante e indossare i caratteristici abiti della festa. “Vedere l’entusiasmo che si impiega nell’organizzare il Gonfalone, o quello della sarta che ha cucito il mio vestito, lascia davvero senza parole. A tale manifestazione – ha concluso – visto che è difficile vederne altrove, ho persino invitato alcuni amici che vivono a Londra”.