Le Province del Lazio: “Bene abrogazione Egato ma ora ridefiniamo la governance dei rifiuti”
“Bene ha fatto la Regione a eliminare gli Egato, però adesso velocizzi la decisione sulla governance dei rifiuti nel Lazio”.
E’ il senso della nota emanata dalla sezione laziale dell’Unione delle Province d’Italia per intervenire sul problema dei problemi, i rifiuti appunto. Lo scopo della nota rivolta al Presidente della Regione, Francesco Rocca, è porre in primo piano proprio il ruolo delle Province, per le quali da più parti è stata espressa la volontà di rimpolpare le competenze, quelle che l’abortita legge di abolizione ha trasferito e che ancora non sono state ripristinate o, comunque, sostituite.
L’Upi Lazio, dunque, ha accolto con favore la decisione del governo Rocca di abrogare la legge regionale 14/2022, quella che disciplinava gli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale, gli Egato appunto, nati per la gestione integrata dei rifiuti urbani. Cosa che non sorprende di certo. Come ricorda nella nota il presidente Alessandro Romoli, infatti, le Province avevano già sottolineato ai tempi del governo di Nicola Zingaretti, sotto la gestione del suo vice Daniele Leodori, che non bisognava creare ulteriori enti per la gestione di funzioni che potevano essere esercitate dagli Enti Locali attraverso il rafforzamento delle loro strutture tecniche e dunque la loro contrarietà alla legge di creazione degli Egato.
“L’abrogazione della legge 14/2022, conclude Romoli – deve essere l’occasione per procedere rapidamente alla ridefinizione delle funzioni in materia di rifiuti e di ambiente delle Province, della Città Metropolitana e dei Comuni. L’Upi Lazio auspica che la nuova ridefinizione delle competenze possa favorire l’autosufficienza di ogni ambito territoriale dei rifiuti attraverso scelte condivise dagli enti locali e dalla Regione.
A tale fine l’Upi Lazio ha già chiesto un incontro con il presidente Rocca e l’assessore Ghera per avviare da subito un confronto sul riassetto della disciplina dei rifiuti nel Lazio.