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Decreto di proroga dei termini normativi e versamenti fiscali, Ottaviani esprime parere favorevole

L’onorevole Nicola Ottaviani, segretario della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è intervenuto nell’aula di Montecitorio per esprimere il voto favorevole del gruppo della Lega al decreto in materia  di proroga di termini normativi e versamenti fiscali.

“Le minoranze in Parlamento, quelle di una sinistra stellata che non brilla, agitano lo spettro di un improprio ricorso da parte del Governo alla decretazione d’urgenza, che non sta nei fatti. Dovremmo chiederci: è o non è materia di decretazione d’urgenza la necessità di portare al 31 dicembre la possibilità dell’acquisto della prima casa e, quindi, le garanzie per i mutui per le giovani coppie? È o non è una necessità, che debba rientrare in un decreto ad hoc, la possibilità per le imprese di utilizzare subito la compensazione o la cessione del credito per le attività energivore o gasivore? Questo significa anticipare liquidità alle imprese, dare la possibilità alle imprese di non ricorrere sempre a quel sistema bancario che spesso vediamo che viene demonizzato, dall’opposizione. 

Per non parlare della gestione strampalata del bonus 110 edilizio, uno strumento del tutto snaturato da Conte e compagni. Una Ferrari può correre solo in pista. Sullo sterrato causa danni non solo al pilota, ma anche alla collettività che di quello sterrato è la titolare. Lo scherzo del Superbonus è già costato al Paese 106 miliardi, quanto 4  manovre finanziarie come quella attuale. Mai è stato speso così tanto  per così pochi, ossia per meno del 2% della popolazione. Bene, dunque, tutte le previsioni inserite in questo provvedimento che per la Lega  ed il centro destra è dalla parte delle famiglie, delle giovani coppie e delle imprese. E allora  non sto qui a ripercorrere tutti gli elementi che sono stati inseriti all’interno di questo decreto. Mi verrebbe solo da ricordare l’articolo 15 che fa riferimento alla proroga sull’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. Era, pensate un po’, il provvedimento che venne emanato dal Presidente Prodi in una delle poche cose a lui riuscite, senza fare disastri. Noi, però, correttamente, diciamo che quella legge è valida, l’impianto dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi deve essere utilizzato e prorogato. Capisco, comprendo l’imbarazzo di tanti colleghi di minoranza oggi, perché il giorno dopo che il Presidente della Commissione europea, che non è certo di centrodestra, ha dichiarato di essere a favore, sostanzialmente, del nostro bilancio, abbiamo realizzato che, mentre in passato c’era chi di burocrazia europea faceva perire questo Paese, oggi, invece, si rende conto  che di democrazia europea ed economica questo Paese può vivere e rifiorire”.