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Sanità, bilanci falsi: indagati otto dirigenti delle Asl del Lazio. C’è anche il ciociaro Mostarda

Bufera sul mondo della sanità regionale: sono otto i direttori ed ex direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere del Lazio che, come scrive Paolo Gianlorenzo su “La Verità”, risultano iscritti sul registro degli indagati. Pesanti le ipotesi accusatorie formulate dalla Procura di Roma: falsificazione di resoconti di bilanci. Gli otto dirigenti, stando alle indagini finora svolte ed entrando nei tecnicismi contabili escogitati, avrebbero dato il proprio ok a “note di credito inesatte” in merito ad “erogazioni aggiuntive” avute dalla Regione Lazio. Un modus operandi attuato strategicamente dai dirigenti al fine, sempre secondo le accuse della Procura, di far apparire più rosea la situazione finanziaria dell’Ente della Pisana la cui sanità, come si ricorderà, fino al 2020 era sotto commissariamento proprio per il pesante indebitamento accumulato.

Attraverso il sistema ideato i debiti della Regione venivano manifestati in un modo tecnico-contabile tale che permetteva, successivamente, di poterli cancellare con estrema facilità “attraverso una banalissima regolarizzazione contabile”. Così facendo gli otto dirigenti (fra cui diversi attuali “ex dirigenti”) sarebbero riusciti nell’intento di ingannare sia i tecnici contabili della Regione sia quelli del Ministero dell’Economia.

E sarebbe stato proprio grazie a questo stratagemma che tre anni fa, nel 2020, l’Ente sarebbe riuscito nell’impresa di venire fuori dal commissariamento iniziato anni prima.

I fatti, stando a quanto è trapelato, risalirebbero al periodo compreso fra il 2017 e il 2020, durante gli anni della Presidenza Zingaretti, che comunque sarebbe del tutto estraneo all’accaduto.

Un escamotage che tuttavia non è sfuggito alla lente di ingrandimento della Guardia di Finanza, che si è attivata circa un anno fa in seguito ad alcune segnalazioni della Corte dei Conti che aveva rilevato “discrepanze” tra quanto emergeva dai bilanci “centralizzati” in materia sanitaria della Regione e quelli delle singole strutture. Le indagini dei finanzieri sono durate un anno e alla fine hanno portato all’emissione degli otto avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti direttori ed ex delle Asl laziali.

Un vero ciclone, visto che l’entità del “buco” (vale a dire la somma totale dei crediti sanitari privi di giustificativi) arriverebbe all’enorme cifra di 900 milioni di euro. Ce n’è abbastanza per far tremare le gambe, insomma, e non solo quelle.

Nell’elenco degli indagati da parte del sostituto procuratore di Roma Carlo Villani figurano nomi eccellenti della sanità laziale: Giorgio Giulio Maria Santocito, direttore generale della Asl Roma 5, quella nella cui giurisdizione rientra anche l’ospedale di Tivoli, incendiatosi pochi giorni fa; Angelo Tanese; Giuseppe Quintavalle; Vitaliano De Salazar; Vincenzo Panella; Flori Degrassi e Giorgio Casati.

L’ottavo nome è quello di Narciso Mostarda, medico laziale molto conosciuto anche in Ciociaria per aver ricoperto in passato importanti incarichi nella Asl di Frosinone. Mostarda, tra i “delfini” del compianto segretario regionale del Pd Bruno Astorre, è indagato in qualità di direttore generale della Asl Roma 6 per aver approvato, come emergerebbe dal fascicolo della Procura, i bilanci 2017-18 e 2019. Mostarda fu nominato ai vertici dell’Azienda sanitaria romana con l’esplicita finalità di attivare l’ospedale dei Castelli Romani, costato ben 120 milioni di euro e il cui taglio del nastro avvenne alla presenza anche dell’ex Governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

Le indagini della Finanza vanno adesso avanti dal momento che sono ancora tanti gli aspetti poco chiari della vicenda, i cui contorni potrebbero essere molto più ampi di quanto finora emerso.

Danilo Del Greco

Giornalista dei quotidiani online LaProvinciaFrosinone.it e TuNews24.it e del settimanale cartaceo Tu News, iscritto all'Ordine dei Giornalisti Professionisti dal 1997, ha lavorato a lungo presso il quotidiano Ciociaria Oggi, sia nell'edizione cartacea che web. Altre esperienze nel settore televisivo, radiofonico e dei free press. Ha frequentato corsi di specializzazione a Rimini (Web Marketing festival) a Milano presso Il Fatto Quotidiano e a Roma con Salvatore Aranzulla.