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Europee – La Bonafoni (Pd): partiamo da Cassino, Ottaviani (Lega): arrivate secondi

Cassino al centro di un interessante prologo di campagna elettorale per le Europee. Su La7 nel consueto confronto mattutino nella trasmissione Omnibus c’erano Marta Bonafoni, certamente candidata alle prossime Europee nel Collegio Italia Centrale nonché consigliera numero uno della leader del Pd Elena Ethel Schlein detta Elly, e Nicola Ottaviani, parlamentare della Lega eletto alla Camera nel collegio del Lazio Meridionale, divenuto in pochissimo tempo uno tra i principali comunicatori del Carroccio.

IL SAPORITO CONFRONTO TRA LA CONSIGLIERA NUMERO UNO DI ELLY SCHLEIN E OTTAVIANI

Il confronto tra i due è stato alquanto saporito proprio, letteralmente, per il terreno dello scontro che, a quanto pare, sarà sin da subito Cassino. La Bonafoni ha infatti ricordato quello che la Schlein aveva annunciato qualche giorno fa, cioè che il tour per la campagna di Bruxelles (ma anche la ricostruzione con annesso rinnovamento del partito) partirà proprio dalla città ai piedi del celeberrimo monastero, faro della Cristianità ma anche delle fondamenta di un’idea di Europa. Un annuncio sul quale si è gettato come un falco, pur mantenendo un certo aplomb, l’on Ottaviani. Questi si è leccato i baffi all’annuncio della Bonafoni e con sorriso sornione ha ricordato che il primo a recarsi, recentemente, proprio a Montecassino (accompagnato da lui, ndc) è stato Matteo Salvini. E nell’occasione ricordò proprio il simbolo della ricostruzione e del pensiero sovranazionale contenuto nella Regola. Proprio la Regola ha citato Ottaviani e il motto “Ora et Labora”, sinonimo di preghiera ma anche di impegno. Motivo per il quale la Schlein arriverebbe “almeno seconda”.

LA GAFFE DI MARTA

L’incolpevole Bonafoni, preparatissima esponente del Partito Democratico, ha confuso Sant’Agostino, nominandolo abusivamente Patrono d’Europa, con San Benedetto che è il detentore, diciamo così, dell’onorificienza. Infatti quando ha annunciato la partenza da Cassino della campagna elettorale ha fatto esplicito riferimento al Doctor Gratiae e non al fondatore dell’Ordine Benedettino, Patrono d’Europa. Ovviamente un errore che Ottaviani ha fatto notare, ma, va detto, senza voler infierire.

Il punto, se vogliamo, è anche un altro. Quest’anno, come è stato ricordato, ricorre l’80esimo anniversario della distruzione dell’Abbazia a causa dei bombardamenti delle truppe Alleate ma non solo. Sarà celebrato, e questo fatto deve essere tenuto bene a mente, anche un altro genetliaco: ricorrono infatti i 60 anni dalla riconsacrazione dell’Abbazia dopo la ricostruzione da parte di Papa Paolo VI e (ma guarda!) proprio la ricorrenza dell’elezione di San Benedetto a Patrono principale d’Europa avvenuta in quell’occasione (ricorreva il 24 ottobre 1964) con l’emissione della Bolla papale “Pacis Nuntius”. Insomma l’Europa e le Europee quest’anno avranno per forza di cose, se non addirittura per indirizzo divino, a che fare con la sacra montagna dove troneggia, da un millennio, quella splendida Abbazia.

Dario Facci

Giornalista, fotoreporter e videomaker. Suoi articoli sui quotidiani: L’Unità, La Repubblica, sui mensili Lo Stato delle Cose, Qui Magazine, Numero Zero, To Be, O. Ha lavorato presso le redazioni di RadioTeleMagia, RTM Televisione, TVN Televisione; ha condotto una trasmissione presso RadioDay. Ha diretto entrambi i quotidiani frusinati Ciociaria Oggi e La Provincia Quotidiano; coordinatore dell’edizione provinciale del quotidiano L’Opinione diretto da Arturo Diaconale; direttore del bimestrale di cucina professionale Accademia del Buongustaio; direttore del mensile Perté, del settimanale Perté Week e del quotidiano online Perté Online. Suoi articoli appaiono su TG24.info, sul quotidiano online TuNews24.it e sul settimanale cartaceo Tu News. È autore dei blog dariofacci.it e lacucinadellazio.com. Sue fotografie sono state pubblicate da giornali italiani ed esteri.