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Giubileo 2025 – Attiva solo la Camera di Commercio, Viterbo schiaffeggia la Ciociaria

Giubileo 2025, si rischia lo schiaffo. A stamparlo sulla faccia della Ciociaria e, per estensione, del Lazio Meridionale, può essere Viterbo. Un ceffone fragoroso che farebbe impallidire quello di Sciarra Colonna a Bonifacio VIII. La colpa? Della solita inerzia della politica che, a queste latitudini, si muove (quando lo fa) con slancio elefantiaco. A dispetto dell’inventore del Giubileo, il più famoso dei quattro papi anagnini, vale a dire proprio Bonifacio VIII, il pontefice Caetani eternato da Dante, che proprio nella sua città, Anagni, aveva una delle sue preferite residenze, Viterbo si è organizzata benissimo per recitare un ruolo da protagonista in occasione del grande avvenimento del prossimo anno.

Infatti mentre il benemerito presidente della Camera di Commercio Frosinone/Latina, Giovanni Acampora ha incontrato nei giorni scorsi Sua Eccellenza Mons. Rino Fisichella,  Arcivescovo e Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, investito da Papa Francesco della “responsabilità di trovare le forme adeguate perché l’Anno Santo possa essere preparato e celebrato con fede intensa, speranza viva e carità operosa” per “iniziare un percorso”, l’altra città dei Papi (quella del conclave) cioè Viterbo, viaggia da un sacco di tempo con apposito comitato intriso di rappresentanze politiche e di ogni altro genere, ha ottenuto dieci milioni di finanziamento per le attività legate al Giubileo 2025 e, addirittura, ha commissionato un suo marchio per connotare quelle iniziative e un timbro credenziale, giacché quello ufficiale è ad appannaggio esclusivo del Vaticano.

Per fortuna che c’è Acampora, quindi, almeno un percorso è stato ipotizzato anche da queste parti. Impossibile però non fare il distinguo tra la rappresentanza politica della provincia del nord e la nostra che su questo argomento appare, quanto meno, distratta. Arriveranno, è vero, attraverso la Regione Lazio, fondi per la Sanità ed altri settori inerenti gli investimenti per il Giubileo. Niente a che vedere però con il protagonismo sotto il profilo del richiamo dei pellegrini che questa terra, la provincia di Frosinone specialmente, dovrebbe recitare. Qui è nato il primo Giubileo, quello del 1300, qui ci sono le abbazie più importanti e i luoghi sacri più importanti fuori Roma, qui c’è tutto l’occorrente per essere non dico vincenti ma almeno competitivi.

Vero è che la commissione regionale speciale per il Giubileo 2025 non annovera neanche un rappresentante della nostra provincia. E’ composta da 15 consiglieri, 9 di maggioranza e 6 di minoranza. Oltre al presidente Simeoni e ai due vicepresidenti Iannarelli e Novelli, ne fanno parte anche Eleonora Berni, Emanuela Mari, Marika Rotondi, Daniele Sabatini e Vittorio Sambucci (tutti di Fratelli d’Italia); Orlando Tripodi (ex Lega ora in Forza Italia); Nazzareno Neri (Udc); Michela Califano e Massimiliano Valeriani (entrambi del Partito democratico); Marietta Tidei (Azione-Italia Viva); Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio, esponente di Azione); Valerio Novelli (M5s); Alessandra Zeppieri (Polo Progressista).

Particolarmente attivo a favore di Viterbo è il consigliere di casa, Daniele Sabatini. Forte sostenitore, insieme all’ideatrice, la sindaca del capoluogo della Tuscia, Chiara Frontini, del comitato “In cammino verso il Giubileo del 2025”, il consigliere regionale è un turbine di iniziative intorno all’argomento. Fa sorridere amaramente la sua dichiarazione a margine di una riunione al vertice sulle iniziative legate al Giubileo nella sala Regia del comune di Viterbo: “un ringraziamento alla vicepresidente Maria Chiara Iannarelli per aver mostrato alla Commissione un documento storico di altissimo valore, ovvero una copia conforme della bolla papale con cui Bonifacio VIII nel 1300 ha indetto il primo Giubileo della storia”. Un documento mostrato a Viterbo, non ad Anagni. Qualcosa vuol dire.

Dario Facci

Giornalista, fotoreporter e videomaker. Suoi articoli sui quotidiani: L’Unità, La Repubblica, sui mensili Lo Stato delle Cose, Qui Magazine, Numero Zero, To Be, O. Ha lavorato presso le redazioni di RadioTeleMagia, RTM Televisione, TVN Televisione; ha condotto una trasmissione presso RadioDay. Ha diretto entrambi i quotidiani frusinati Ciociaria Oggi e La Provincia Quotidiano; coordinatore dell’edizione provinciale del quotidiano L’Opinione diretto da Arturo Diaconale; direttore del bimestrale di cucina professionale Accademia del Buongustaio; direttore del mensile Perté, del settimanale Perté Week e del quotidiano online Perté Online. Suoi articoli appaiono su TG24.info, sul quotidiano online TuNews24.it e sul settimanale cartaceo Tu News. È autore dei blog dariofacci.it e lacucinadellazio.com. Sue fotografie sono state pubblicate da giornali italiani ed esteri.