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Sanitá, Federlazio: in Italia a rischio 36 mila posti di lavoro e oltre mille medici

“La Uap denuncia 36 mila posti di lavoro a rischio a livello nazionale, tra cui quelli di oltre 1000 medici. Si chiede, pertanto, un intervento del governo per salvare il lavoro degli italiani, in quanto il nuovo Nomenclatore mieterá vittime sulle famiglie italiane”. Lo comunica in una nota Federlazio.

“A tal riguardo – prosegue la nota – il 20 marzo verrá convocata l’assemblea nazionale Uap a cui sono chiamate a partecipare tutte le parti interessate del Governo, per riuscire a capire la volontá sottesa all’applicazione del nuovo Nomenclatore Tariffario, che prevede un taglio dei rimborsi dell’80 per cento, danneggiando soprattutto il Sud Italia, giá in piano di rientro, che purtroppo vedrá chiudere non soltanto le strutture sanitarie private accreditate, ma anche gli stessi Ospedali pubblici, giá in crisi, peggiorando la situazione dell’abbattimento delle liste di attesa, che diverrá irrecuperabile e togliendo così l’assistenza e il sostegno a centinaia di famiglie.
Rimaniamo a disposizione per un confronto al Tavolo del Ministero della Salute, proponendo di accettare immediatamente i Nomenclatori Tariffari predisposti dalla Lombardia ed Emilia Romagna, regioni virtuose, per evitare il fallimento dei propri ospedali pubblici e la chiusura delle imprese italiane”.

“Il nuovo nomenclatore tariffario che fissa i prezzi dei rimborsi da parte dello Stato per le prestazioni diagnostiche, con un taglio che in alcuni casi scende sotto la soglia del costo dei materiali utilizzati, creerá non poche difficoltá alle strutture private, con circa 36 mila posti di lavoro a rischio, ma anche a quelle pubbliche”, dichiara il presidente di Federlazio Salute, Alessandro Casinelli. “Tutto ciò a svantaggio dei cittadini che non avranno la possibilitá di essere assistiti. Rivolgiamo un appello al Ministero della Salute affinchè venga rivisto il provvedimento”.