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Frosinone, il consiglio regionale dice stop al forno crematorio

Per il forno crematorio di Frosinone ci vorrà ancora tempo. La Regione Lazio ha sospeso le procedure di autorizzazione dei nuovi impianti. Lo scopo è: “Approvare un programma in materia di impianti crematori sul territorio per una loro più equa distribuzione e fare in modo che la loro presenza non intacchi la salute pubblica”. La decisione è stata assunta, in maniera definitiva, nel corso del consiglio regionale di ieri, dove è stato votato uno specifico emendamento.

In una nota l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica, Elena Palazzo, in accordo con l’assessore al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini, avevano spiegato di aver presentato “un emendamento collegato alla legge di variazione di bilancio che sancisce la sospensione dei procedimenti autorizzatori in corso e la realizzazione di nuovi impianti crematori su tutto il territorio regionale”.

“La Regione – si legge in una nota –  approverà un programma in materia di impianti crematori sul territorio per una loro più equa distribuzione. Per questo contemporaneamente ha sospeso gli iter autorizzatori in corso in modo che potranno successivamente adeguarsi ai principi che il programma regionale stesso stabilirà”.

«È stato necessario intervenire anche alla luce delle preoccupazioni espresse da tanti cittadini del Lazio per fare in modo che la presenza dei forni crematori sia regolamentata e non rischi di intaccare la salute pubblica. Siamo intervenuti per dare ora il via a una stagione che sia propedeutica a una discussione serena fra tutte le parti coinvolte, che porti al raggiungimento di una normativa seria e chiara», lo hanno dichiarato gli assessori regionali Elena Palazzo e Giancarlo Righini.