Frosinone, concluso il progetto ‘L’aria che respiriamo’
Nel rinnovato auditorium “Colapietro” di via Grappelli si è concluso, in mezzo ad una platea di giovani studenti attenti ed interessati, il progetto multidisciplinare dal titolo “L’aria che respiriamo”, realizzato dal Settore Ambiente del Comune di Frosinone con il contributo della Regione Lazio. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli e dall’assessorato all’Ambiente del vicesindaco Antonio Scaccia, portata avanti in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione diretto da Valentina Sementilli.
L’iniziativa questa volta ha visto protagonisti gli studenti delle medie inferiori del Quarto Comprensivo. Oltre al sindaco e agli assessori competenti, erano presenti i funzionari dell’Arpa Lazio.
“Frosinone non è così inquinata perché ‘inquinatrice’ ma molto vittima della posizione orografica in cui si trova, schiacciata com’è da un lato dai Monti Lepini e, dall’altro, dalla catena dei monti Ernici, anche in questo caso diminuendo la possibilità di ricambio dell’aria – ha spiegato nel suo intervento il sindaco Riccardo Mastrangeli – Questo fa sì che tutto ciò che di inquinante viene prodotto, dalle auto, dagli impianti domestici e da quelli industriali, resti qui. Quindi l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di mettere in atto tante azioni per limitare questa immissione di agenti inquinanti. Su questo territorio influisce molto anche la sussistenza di un ‘parco auto’ vecchio: ogni 100 abitanti che circolano, 89 auto fanno parte di una categoria compresa tra Euro 0 e Euro 4, dunque le più inquinanti. Da qui la grande attenzione dell’Amministrazione alla mobilità alternativa e sostenibile, oltre che alle piste ciclopedonali. Ma ci sarà particolare attenzione anche agli inquinanti emessi da caldaie e impianti domestici, attraverso varie azioni di controllo”.
Il primo cittadino ha poi voluto rivolgere un forte appello, per le famiglie che vivono nelle zone più periferiche, a non bruciare sterpaglie e materiali vari nelle campagne o nei cortili delle case, poiché anche quella è una combustione che porta a immettere agenti inquinanti nell’ambiente. “Tanto più – ha spiegato – che abbiamo un servizio di ritiro gratuito, a livello comunale, per quanto riguarda questo tipo di materiali”.
Quindi si è rivolto ai giovani, sottolineando come questo progetto sia stato ideato soprattutto per loro, dunque per sensibilizzare alle buone pratiche ambientali i cittadini del futuro: toccherà proprio a loro, infatti, invertire la rotta per avere una città sempre più ‘green’ e a misura d’uomo e di bambini, cercando di arginare anche il triste fenomeno delle patologie crescenti.
Il vicesindaco e assessore all’Ambiente Antonio Scaccia ha quindi voluto sottolineare come continuerà, anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, il percorso già intrapreso di potenziamento delle aree verdi cittadine: “Sono stati creati nuovi parchi, come ad esempio quello in zona Fontanelle ‘Jean de La Fontaine’; c’è stata la messa a dimora di molte nuove piante nel quartiere Scalo, ma anche altre piantumazioni sono previste per il prossimo 21 novembre, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, e nei mesi a venire. Ma c’è anche un altro importante e ambizioso progetto a ridosso del fiume Cosa, che prevede un intervento mirato alla realizzazione di una greenway, pista ciclo-pedonale che permetterà di migliorare la mobilità sostenibile tra il parco Matusa e il parco delle Sorgenti, attraverso un tracciato che fiancheggia per tutta la lunghezza il fiume Cosa, senza interferire con arterie stradali esistenti”.
“Complimenti anche per il fumetto creato ad hoc, che sarà un altro strumento utile per la divulgazione delle buone pratiche ambientali – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Valentina Sementilli – La scuola ha un ruolo chiave nella formazione e sensibilizzazione dei giovani per quanto riguarda il rapporto tra ambiente e salute, favorendo comportamenti virtuosi e trasformando gli studenti in cittadini attivi: un percorso orientato all’arricchimento dell’offerta formativa attraverso l’accrescimento della consapevolezza e delle conoscenze degli alunni”.