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Anagni, picchia la moglie: scatta il braccialetto elettronico

La Stazione Carabinieri di Anagni ha dato esecuzione ad un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla parte offesa con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un 42enne, già noto alle cronache giudiziarie, in quanto lo stesso si rendeva responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della moglie convivente di 37 anni. 

L’attività di indagine da parte dei militari è iniziata quando la donna, una sera di metà settembre, esasperata dalle continue violenze subite dal marito, richiedeva l’intervento della pattuglia dei Carabinieri per l’ennesima lite scaturita per futili motivi e a seguito della quale era stata costretta anche a ricorrere alle cure dei sanitari dell’Ospedale di Colleferro per uno stato ansioso reattivo giudicato guaribile in pochi giorni. Nell’occasione la donna raccontava ai Carabinieri che da tempo era costretta a subire, dal marito, comportamenti vessatori incompatibili con le normali condizioni di vita.

I Militari al termine di un’intensa attività investigativa diretta ad accertare, in modo chiaro e inequivocabile, i comportamenti vessatori e violenti del marito della donna, informavano la competente A.G.. Il Gip del Tribunale Frosinone concordando con gli elementi di fatto forniti dagli investigatori disponeva nei confronti dell’uomo l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione del dispositivo elettronico di controllo a distanza. L’Arma dei Carabinieri è da sempre impegnata a dare risposte efficaci alla richiesta di sicurezza della popolazione e in tale contesto massima è anche l’attenzione alle segnalazioni di violenze nei confronti di donne maltrattate.

In ossequio al principio al principio costituzionale di presunzione di innocenza, è obbligo rilevare che l’indagato, destinatario della misura cautelare, è allo stato, solamente indiziato di delitto; la sua posizione sarà definitivamente vagliata dalla Autorità Giudiziaria.