Sora – Cpi chiuso da 4 anni, la Fp Cgil incalza l’Amministrazione: “Servizio da riattivare al più presto”
“Quattro anni dalla chiusura del Centro per l’impiego di Sora, una ferita aperta nella provincia del Lazio con il minor tasso di occupazione”. È la denuncia di Maria Carmen Falstaffi, Segretaria della FP CGIL di Frosinone-Latina.
Che prosegue in una nota stampa: “I Centri per l’Impiego (CPI) sono strutture pubbliche di primaria importanza, in quanto gestiscono servizi per il lavoro e si rivolgono a lavoratori e imprese con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta. Ormai sono passati quattro lunghi anni dalla chiusura del Centro di Sora, ubicato in un punto strategico per un territorio complesso e variegato, come è quello del frusinate.
La chiusura ha comportato il trasferimento del personale nelle sedi di Frosinone, Atina e Pontecorvo, lasciando sguarnita un’ampissima porzione della provincia e creando un danno significativo per l’utenza, costretta a percorrere anche cinquanta chilometri per vedersi garantito un diritto fondamentale.”
“Come denunciano i nostri iscritti – continua Falstaffi – la situazione nei Centri dell’Impiego è critica. Allo stato attuale vi sono solo undici tra lavoratrici e lavoratori che garantiscono il regolare funzionamento delle tre sedi provvisorie sparse sul territorio; considerando che nei prossimi tre anni sono previsti all’incirca sei pensionamenti, diventerà impossibile offrire un servizio adeguato alle esigenze di tutta la cittadinanza.
Siamo coscienti che l’amministrazione comunale di Sora si è mobilitata, con un avviso pubblico ad aprile di quest’anno, per cercare locali idonei alla riapertura del CPI, ma ad oggi non abbiamo ancora nessuna certezza in merito.” “Nella Provincia di Frosinone – conclude – il tasso di occupazione è all’incirca del 55%, il più basso non solo del Lazio ma di tutte le province del Centro Italia. Un dato allarmante che dovrebbe spingere l’amministrazione Rocca a investire in modo massiccio e capillare sulle politiche attive per il lavoro, in particolare sul ruolo centrale dei CPI.”