Alessia Savo insignita del ‘Primae inter pares’, a cura dell’associazione ‘Sos Donna’ di Sora
La presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali, Alessia Savo, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, è stata insignita del premio ‘Primae inter pares’, a cura dell’associazione ‘Sos Donna’ di Sora, presieduta dall’avvocato Riccardo Lutrario.
Nella bellissima location di Villa Nota Pisani, a Isola del Liri, si è svolta la manifestazione che ogni anno, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, premia le figure femminili che si sono distinte in diversi ambiti, da quello professionale a quello politico, da quello culturale a quello sociale.
“Per il suo instancabile e quotidiano impegno nella sanità e per l’onorevole carriera politica e istituzionale che l’hanno portata a ricoprire ruoli apicali del territorio regionale, divenendone esempio e guida. Per la forza, il coraggio e la determinazione che ne fanno un brillante esempio di donna”: questa la motivazione del premio che la presidente Savo ha ritirato nel corso dell’iniziativa, presentata da Valeria Bernardelli, a cui hanno preso parte rappresentanti della politica e delle istituzioni, del mondo dell’associazionismo e del volontariato, insieme a tanti cittadini e cittadine del comprensorio.
Queste le parole della presidente Savo: “Ringrazio di cuore l’associazione ‘Sos Donna’ e il suo presidente, l’avvocato Riccardo Lutrario, per un premio che mi onora, mi inorgoglisce e mi emoziona. Una settimana, questa, che si è aperta con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che questa iniziativa vuole celebrare nelle loro diverse e molteplici peculiarità. Ma che ci fa anche riflettere su quelli che possano e debbano essere gli strumenti, le azioni, i contributi più efficaci per contrastare un fenomeno drammaticamente crescente: anche la nostra provincia ha pagato un prezzo molto, troppo alto in termini di vittime della violenza e per questo il mio impegno come donna delle istituzioni non può che essere totale e continuo. Sappiamo bene che quello della violenza è anche e prima di tutto un problema culturale ma sappiamo, altrettanto consapevolmente, che solo attraverso un’azione di rete e sinergica si può incidere efficacemente sul fenomeno.
Venendo al premio, – ha concluso la Savo – mi piace moltissimo che si chiami ‘Primae inter pares’: noi donne siamo tutte uguali nella nostra diversità, imperfette nella consapevolezza che le sole perfezione e uguaglianza realmente necessarie siano quelle sui diritti. Le donne sono in grado di esprimere innumerevoli declinazioni, e poi, unite, di avere un unico, grande, forte senso comune della libertà e del coraggio di affermare i diritti, a cominciare proprio da quelli negati”.