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Congresso Pd Frosinone, presentato ricorso per denunciare gravi fatti

“Nella giornata di ieri, 23 dicembre, si sarebbe dovuta svolgere l’ultima seduta della commissione congressuale del Partito Democratico della provincia di Frosinone, prima della pausa natalizia. Tuttavia, l’incontro è stato reso impraticabile a causa della presenza del coordinatore della segreteria e responsabile dell’organizzazione del PD Lazio, Andrea Ferro, il quale, venuto esclusivamente per consegnare le tessere cartacee nelle mani del Presidente della Commissione per il congresso, Alberto Tanzilli, ha successivamente esautorato il ruolo dello stesso e dell’intera commissione, sostituendosi ad essa nella distribuzione delle tessere. Questa distribuzione è avvenuta senza alcun criterio, né numerico né territoriale, contravvenendo alle modalità di assegnazione seguite fino a quel momento dalla commissione. Venuto meno, dunque, il ruolo di garanzia del partito regionale e considerando l’impossibilità del presidente di esercitare il proprio ruolo, non potendo riconoscere in alcun modo la legittimità di quanto avvenuto ieri, comunichiamo di aver inoltrato in data odierna ricorso agli organi competenti per denunciare i gravi fatti avvenuti e per ripristinare le condizioni per un regolare svolgimento del congresso. Qualora ciò non dovesse avvenire annunciamo sin da ora le nostre irrevocabili dimissioni da membri eletti della commissione congressuale”.

Così in una nota i commissari Massimo Lulli, Carlo Di Santo, Giampiero Di Cosimo, Maria Rita Cinque, Alberto Festa.

“È importante sottolineare – spiegano – che le tessere cartacee erano state richieste in maniera unanime dalla commissione, con mandato al presidente Tanzilli di effettuare la richiesta presso il livello nazionale nei giorni scorsi senza che, ad oggi, siano pervenute risposte ufficiali. Il numero di tessere richieste era stato calcolato sulla base della possibilità per tutti i circoli di ricevere un incremento del 30%, pari a 1000 tessere, rispetto a quanto già assegnato ad ogni circolo sulla base della media del tesseramento avvenuta negli ultimi 5 anni, pari a 3000. L’operato di ieri ha ignorato questo criterio, previsto dal regolamento regionale e approvato da tutta la direzione, calpestando il lavoro svolto fino ad ora dalla commissione e il ruolo legittimato dei circoli e degli uffici adesione. È opportuno notare che, alla data di ieri e dopo diverse sedute della commissione, non erano emerse segnalazioni o problematiche tali da giustificare comportamenti così inadeguati. Tutte le criticità riscontrate erano state discusse e risolte all’interno dei lavori della commissione stessa”.