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Cassino – La Meloni scrive a Salera: “La ZES non si può fare, ma ci sono alternative”

“La ZES non si può fare, ma abbiamo strumenti per sopperire a tale mancanza”. Lo evidenzia Giorgia Meloni in una lettera inviata al sindaco di Cassino, Enzo Salera, in qualità di presidente della consulta dei primi cittadini del Cassinate. Nell’ultima riunione della consulta, infatti, i sindaci avevano scritto alla presidente del Consiglio, per chiedere l’attuazione della zona economica speciale.

Nella lettera la Meloni spiega il motivo del diniego: il Lazio non è un territorio poco sviluppato o in transizione. E l’Europa non ragiona per province, ma per regioni, motivo per il quale la nostra regione, che all’interno ha Roma, non può usufruire delle agevolazioni. Questo vuol dire che il territorio non potrà usufruire di azioni ad hoc da parte del governo? No, o almeno Meloni argomenta così.

Il tema dello sviluppo è al centro dell’agenda del governo, soprattutto nelle aree che presentano ritardi nello stesso e siccome la ZES non prevede soldi a pioggia, ma agevolazioni, è qui che si muoverà l’esecutivo. “Stiamo lavorando – evidenzia la premier – per individuare soluzioni di semplificazione per la riduzione degli oneri amministrativi e semplificazioni procedurali per le imprese che intendono insediarsi in aree di crisi industriale”.

La soluzione, dopo un lavoro di condivisione con la Commissione Europea, sarà recepita in una specifica disciplina sulla riconversione delle aree di crisi complessa, rendendo i territori più attrattivi. Il tutto rifinanziando incentivi mirati a queste aree. Questa la risposta della presidente, che assicura come nei prossimi mesi il governo informerà i territori su queste iniziative che, tutti attendono, verranno promosse dall’esecutivo stesso.